Mondo

Il mio piede destro

Stuart Hughes è il più popolare attivista per la controinformazione sull’Iraq. Il 2 aprile è saltato su una mina. Ha perso un piede. Ora racconta.

di Redazione

Domenica 6 aprile Ho visto il chirurgo, l?esecuzione è stata fissata: il piede se ne va domani. Non è facile accettarlo, ma non ci sono alternative. La cosa più triste è che ho cinque dita perfettamente conservate, ma in termini medici non sono abbastanza per salvare la mia carriera di ballerino. Come un virus killer, la mina ha fatto il suo dovere con grande precisione. E non è l?unica notizia devastante di oggi: un incidente di fuoco amico ha coinvolto i miei colleghi della Bbc vicino a Erbil? nel caso gli iracheni non fossero capaci di uccidere civili innocenti gli americani hanno deciso di dar loro una mano (Ciò non toglie che sia infinitamente grato per le cure ricevute nell?ospedale da campo delle forze speciali Usa). Martedì 8 aprile Finora ho evitato di usare la parola amputazione perché mi terrorizza. Ma è arrivato il momento: è una parola così brutale. Nelle ultime 24 ore sono passato per ogni tipo di sedativo e farmaco. Almeno adesso è passata e domani, quando potrò bere alcool, penso che stapperò una bottiglia di champagne per brindare alla vita. Mercoledì 9 aprile La forza che mi ha fatto andare avanti nelle ultime settimane sembra evaporata. Finora il semplice fatto di essere a casa, e vivo, mi teneva alto il morale. Ma ora è calata la tristezza. So che la strada della ripresa sarà lunga e che dovrò contare sugli altri per molto tempo. So che i piedi sono diversi dai rami degli alberi: non ricrescono. Giovedì 10 aprile Il messaggio di ieri era pieno di autocommiserazione, no? Però dovete capirmi. Dall?incidente in Iraq all?amputazione in Gran Bretagna in soli 8 giorni: è stato troppo per me. Spero di poter presto cominciare a esplorare forme di attivismo anti mine. Il mio capo, intanto, è arrivato da Londra dicendo che il mio lavoro è sempre lì. Che posso riprenderlo quando voglio, se voglio. La risposta è sì, ma come? Lunedì 14 aprile Sono diventato un disabile? Finora non me lo ero mai chiesto. Ho avuto un incidente, sto migliorando e un giorno starò di nuovo bene. Per un po? girerò in sedia a rotelle e so già che griderò alla gente “non sono un ritardato mentale, ho una laurea e sto imparando l?arabo. Sono solo saltato su una mina antiuomo”. Ma poi? Se dovessi iscrivermi alla maratona di Londra, sarei bollato come un disabile? La mia macchina avrà un adesivo che dice ?disabile?? Forse. Chi mi chiamerà così, però, sarà depennato dalla mia lista di auguri per Natale? Ah, vorrei presentare a tutti Mister Stumpy (e sul blog pubblica una foto della gamba che gli rimane) Martedì 15 aprile Parole sagge in un?email di Mary Wareham, Landmine Monitor a Human Rights Watch. “Sei stato molto fortunato sotto vari aspetti: c?era qualcuno che ti ha portato all?ospedale più vicino, metà delle persone che saltano su una mina muoiono entro cinque minuti dall?incidente. C?era un ospedale vero e un?ambulanza vera che ti ha portato. Per molti non è così”. Ah. Primo giorno all?Artificial Limb and Appliance Centre: sapevate che la Dama Heather Mills-McCartney, o come diavolo si fa chiamare, prenota unghie laccate da Dorset Orthopaedic che è l?ultimo trend nel mondo degli amputati? Venerdì 18 aprile Vulnerabilità fisica. Ecco quello che sento al momento. In passato, pensavo a una cosa, mandavo l?ordine al mio cervello e al mio corpo che rispondevano in maniera entusiastica. All?improvviso, non è più così. Non posso più contare sul mio corpo per realizzare i desideri del mio cervello. Dall?incidente, non mi sento più infallibile. Ma mortale. Domenica 20 aprile Alcuni benefici inaspettati dell?avere un solo piede: – i piedi puzzano la metà – non devo lavare le mie calze così spesso – il gel dell?Oréal dura il doppio. Facendo qualche ricerca sui produttori di mine, ho trovato una compagnia del Minnesota chiamata Alliant Techsystems che dice di basarsi su questi valori: etica e customer satisfaction (segue statuto dell?azienda). Lunedì 21 aprile Nell?ultima settimana, 52 persone sono state uccise e 63 sono rimaste ferite a causa di mine inesplose intorno a Kirkuk. Per favore non pensate che mi stia trasformando in Michael Moore: il mio senso dell?umorismo è ancora intatto ma, come parte del mio programma di ricovero, ho letto parecchio sul trattato di Ottawa e scoperto che: – le mine antiuomo feriscono o uccidono una persona ogni 22 minuti – tra il 30 e il 40% delle vittime delle mine sono bambini – una mina antiuomo costa tra 3 e 30 dollari. Neutralizzarne una, alla comunità internazionale, costa tra 300 e mille dollari. Martedì 22 aprile La lista delle cose che vorrei poter attaccare e staccare alla mia nuova gamba: una pistola ad acqua, un periscopio, una mazza da golf, una canna da pesca, un kebab ecc. Venerdì 24 aprile Il mio primo premio ?Amputato della settimana? va al capitano Achab di Moby Dick. Per essersi rifiutato di mollare l?impresa nonostante un delphinapterus leucas gli avesse tagliato la gamba. Sabato 26 aprile Mio nipote Ben, felice che i suoi disegni vengano pubblicati sul blog, ha fatto un altro ritratto del suo zio amputato. Ma non solo: imita tutti i miei movimenti. Una delle priorità da quando sono stato operato è stata tornare a guidare. Così ieri ho cercato di capire che tipo di macchina mi serve ora che il numero di piedi a disposizione per guidare è dimezzato. Lunedì 5 maggio Aileen (la fidanzata di Stuart, ndr) torna a Londra e penso alle cose peggiori di questa situazione. Al fatto che lei vive a Londra e io a Cardiff finché non mi rimetto. Al fatto che non potrò entrare nella mia casa di Londra prima di avere una gamba artificiale perché ha troppi scalini. Al fatto che mi sento triste e frustrato. Giovedì 8 maggio Mi hanno chiesto se so che tipo di mina mi ha portato via il piede e ha ucciso Kaveh, se so dove sono state prodotte. Secondo il Mines Advisory Group, sono stato ferito da una mina antipersona PMN che originariamente veniva fabbricata in Unione sovietica ed è soprannominata ?la vedova nera?. La mina che ha ucciso Kaveh, invece, probabilmente era una Vamlara 69 costruita in Italia e a Singapore anche se gli iracheni ne producevano delle copie. Non do la colpa di quanto mi è accaduto a chi ha piantato la mina che mi ha ferito. Probabilmente si trattava di persone spaventate, con poca educazione, soldati che eseguivano degli ordini. Quello che davvero mi fa impazzire è che, nonostante la metà delle vittime delle mine siano bambini, ci sono ancora 14 Paesi che le producono. Domenica 11 maggio Sono appena tornato da un giro di shopping per una nuova macchina. È stato incoraggiante fare progressi verso una nuova indipendenza. Per coincidenza, uno dei venditori del concessionario che ha cercato di vendermi la macchina era un cristiano assiro di Kirkuk. Se ne è andato dall?Iraq a 19 anni ed è diventato un maestro nell?arte tutta mediorientale di vendere. Abbiamo parlato di curdi e di airbag, di Sulaymanyah e di motori. Purtroppo, nel mondo delle auto, pestare una mina antiuomo vicino casa del venditore non dà diritto a uno sconto. Navigando su Internet, ho trovato una foto della zona vicino a Kifri dove è accaduto l?incidente. È la prima volta che rivedo quel posto dall?incidente. È qui che la mia vita è cambiata irrevocabilmente in un solo istante.


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