Politica

Il Ministro chiarisce: sì alla priorità dei vaccini per le persone con disabilità

Inviata una nota di risposta alle sollecitazioni di chiarimenti di Fish e Fand. Ma le Raccomandazioni sul sito del Ministero ancora non riportano traccia della priorità

di Redazione

«Mi pregio precisare che, una volta completata la vaccinazione del personale sanitario, del personale operante e degli ospiti nelle strutture residenziali assistite e delle persone con età superiore agli 80 anni, nell’ottica di rispetto di principi di equità e di protezione della fragilità, si procederà a dare priorità ad alcune categorie di cittadini affetti da specifiche patologie valutate come particolarmente critiche. Fra di esse rientrano certamente i soggetti affetti da trisomia 21 costituzionale (Sindrome di Down, in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite sono da ritenersi fragili) e i soggetti affetti da disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica corrispondenti ai portatori di handicap gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Nello specifico, si ricorda che il comma precedentemente menzionato recita testualmente: “Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”. Si rimane a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o necessità»: è questa la risposta inviata Fish e Fand da Goffredo Zaccardi, Capo di Gabinetto del Ministro Roberto Speranza.

La precisazione arriva dopo i ripetuti appelli e richieste di chiarimenti avanzati dalle due federazioni nelle scorse settimane. Nella mancanza di indicazioni certe, infatti, ogni regione ha in queste settimane gestito in maniera differente la somministrazione dei vaccini, attuando una differenziazione per patologie che sta generando una incresciosa, triste e antidemocratica guerra tra poveri. Alla luce delle nuove indicazioni ministeriali, la richiesta quindi oggi va alle regioni: chiedendo che si adeguino ai dettami ministeriali.

«Apprendo con favore e una certa dose di stupore che il Ministero della Salute, rispondendo ad un appello di Fish e Fand, ha rassicurato sul fatto che hanno priorità vaccinale le persone con disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica con certificazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104», ha osservato ieri la deputata Lisa Noja in una nota e anche nell’Aula della Camera, nel corso dell’esame del DL per l’emergenza Covid-19. «Poiché tale affermazione non trova alcun riscontro nelle attuali Raccomandazioni sulle precedenze vaccinali pubblicate dallo stesso Ministero, do per scontato che a stretto giro tali raccomandazioni saranno aggiornate con un atto formale e pubblico, come merita la delicatezza e serietà della questione. Le persone con disabilità e le loro famiglie meritano chiarezza e certezza».

Nel pomeriggio il Ministro per le Disabilità, Erika Stefani, ha annunciato l'aggiornamento delle raccomandazioni del Ministero della Salute che stabiliscono le priorità nell'accesso alle vaccinazioni anti Covid-19 per includere anche le persone con disabilità grave: «Verranno aggiornate le Raccomandazioni e saranno esplicitate, tra le categorie con accesso prioritario, quelle delle persone con disabilità grave riconosciute ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104. Oggi arriviamo al primo esito di questo percorso, partito con l’ascolto delle Associazioni maggiormente rappresentative del mondo della disabilità. Ringrazio il ministro Roberto Speranza che ha manifestato la disponibilità ad aggiornare le Raccomandazioni».

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