La scuola che cambia
Il Metodo Steam alle medie? Nell’opificio del filantropo
Didattica per progetti, impiego dei media digitali e ore di potenziamento. Sono solo alcuni dei punti di forza del modello educativo codificato dalla Fondazione Golinelli a Bologna con la "Scuola delle Idee". Istituto paritario, nato due anni fa, ha sede nella cittadella della conoscenza, dell'innovazione e della cultura costruita da Marino Golinelli. La vicedirettrice Eugenia Ferrara racconta come è nata l'idea
A Bologna c’è la prima scuola italiana secondaria di primo grado Steam, acronimo di Science technology engineering art mathematics, un metodo di apprendimento interdisciplinare sviluppato negli Stati Uniti con l’obiettivo di avvicinare gli studenti, di ogni provenienza sociale, alle discipline matematiche e scientifiche. Una paritaria, riconosciuta con Decreto direttoriale numero 424 del 14 giugno 2022, che raccoglie e valorizza l’esperienza trentennale nella didattica innovativa e nelle scienze di Fondazione Golinelli.
La Scuola delle Idee, questo il suo nome, dall’anno scolastico 2022-2023 trova spazio nell’Opificio di via Paolo Nanni Costa 14, cuore dell’ecosistema della fondazione voluta, nel 1998, dal cavaliere Marino Golinelli.
«Da sempre ci impegniamo ad avvicinare le giovani generazioni alle scienze», spiega Eugenia Ferrara, vicedirettrice della fondazione, «in questi anni abbiamo sviluppato un fitto programma di attività formative per gli insegnanti sui temi delle scienze della vita, cioè tutte quelle discipline che riguardano gli organismi viventi, dalla biologia alla bioingegneria. Anche le nuove tecnologie sono alla base delle nostre ricerche. Del resto il cavaliere Marino Golinelli (di cui ricorrono il 19 febbraio i due anni dalla scomparsa, ndr) era un imprenditore farmaceutico, dunque, non poteva che dare questo indirizzo alla fondazione da lui creata proprio per restituire alla comunità, con uno spirito filantropico di responsabilità sociale e un occhio particolare ai giovani, le opportunità che la vita gli aveva offerto in ambito personale e professionale. Dopo tanti anni di lavoro sul campo, due anni fa, è venuto naturale codificare il nostro modello didattico dando vita alla Scuola delle Idee».
L’approccio Steam è la prima scelta strategica della nuova scuola a cui si affiancano: la cura dei talenti e delle vocazioni degli studenti, che si attua con percorsi personalizzati, gruppi misti di livello e supporto allo studio; l’apprendimento delle scienze in laboratorio e il potenziamento delle lingue straniere con il metodo Clil, Content and language integrated learning integrato nelle ore di potenziamento di italiano e scienze.
«Le classi sono di massimo 18 alunni», prosegue la vicepresidente, «perché crediamo che con un numero superiore di studenti non è possibile attuare una metodologia che combini il sapere, soprattutto scientifico, con il saper fare, hands-on, e il saper essere, soft skills. Abbiamo concepito la scuola come aperta al territorio e per questo dialoghiamo con gli altri istituti mettendo a disposizione, di tutte le realtà con cui lavoriamo, il metodo che stiamo codificando. Cerchiamo di valorizzare approcci attivi all’apprendimento che generano inclusione all’interno delle classi perché permettono la personalizzazione della didattica».
Gli studenti entrano in aula alle 7.30 del mattino, dal lunedì al venerdì, per un totale di 40 ore settimanali. Tre pomeriggi sono obbligatoriamente dedicati ad attività di potenziamento scientifico, umanistico e di supporto allo studio. È previsto un servizio mensa e alle 17 il termine delle attività didattiche.
«Il nostro approccio esperienziale facilita, anche, l’orientamento consapevole e personalizzato degli studenti», precisa Ferrara, «perché nei laboratori le ragazze e i ragazzi si mettono in gioco e acquisiscono strumenti utili per orientarsi nelle future scelte scolastiche che dovranno fare. Lavoriamo molto sulla multidisciplinarità delle lezioni. È, infatti, prevista la compresenza di docenti di diverse discipline durante sia le lezioni ordinarie sia quelle di potenziamento. Inoltre stiamo mettendo a punto una serie di strumenti interni che integrano la valutazione classica con quella che definiamo formativa e metacognitiva perché riteniamo che, se ben impostala, la valutazione ha un valore educativo per gli student. Prima di ogni verifica il docente condivide con i ragazzi il metodo e l’approccio valutativo della specifica prova. Stessa cosa avviene dopo per verificare insieme l’esito dell’esercitazione. Un percorso a cui teniamo molto che prevede, anche, una formazione specifica dei nostri docenti che sono tutti professionisti qualificati sui temi tecnologici e Steam».
Un modello educativo, quello della Scuola delle Idee, all’avanguardia che vuole accompagnare gli studenti alla scoperta del metodo scientifico per stimolare il loro apprendimento, la loro creatività e capacità di lavorare in gruppo.
La foto introduttiva ritraegli studenti durant eun’attività di potenziamento scientifico sul tema dell’ambiente dell’inquinamento (Foto Fondazione Golinelli)
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