Non profit

«Il meccanismo Inps? Farraginoso. Ai patronati il 95% delle domande»

di Sara De Carli

Dopo i “falsi invalidi” usati come «mito fondativo» (definizione di Pietro Barbieri, presidente della Fish) per legittimare i tagli alla spesa sociale, lavoce.info ha lanciato la crociata contro i “presunti invalidi”, rei di ingolfare inutilmente l’Inps: nel 2010 sono stati liquidati solo 426mila nuovi assegni a fronte di 1 milione 170mila domande. Solo un terzo delle domande vanno in porto, ma tutte hanno un costo. Secondo l’articolo, «alcuni attori del sistema hanno incentivi a proporre comunque la domanda di invalidità. Primi fra tutti, i medici di famiglia e i patronati». Ma Antonino Sorgi, presidente di Inas Cisl, non ci sta.
Come filtrate le domande di invalidità?
Se al patronato viene un cittadino che, con un certificato medico, chiede di essere sottoposto a visita per avere la pensione d’invalidità, il patronato non può rifiutarsi di istruire la pratica: sarà qualcun altro a stabilire se il richiedente ha diritto.
Venite pagati in base alle pratiche che istruite?
No, il punteggio viene dato solo sulla base delle pratiche riconosciute valide: non abbiamo interesse a sobbarcarci pratiche che non avranno buon fine.
È vero che solo un terzo delle domande di invalidità va in porto?
Stiamo attenti, perché il messaggio che passa è che in Italia due terzi di chi chiede la pensione di invalidità, lo fa in malafede. Non è vero. Tante pratiche non arrivano a buon fine solo per la farraginosità del sistema, così complesso che il cittadino non è messo nelle condizioni di poter esigere un suo diritto, soprattutto dopo che l’Inps ha scelto di telematizzare tutto. Non per nulla il 95% delle domande di invalidità passa dai patronati.
Qual è allora il difetto del sistema?
In Italia gli invalidi civili sono stati un’area di potere. E quando si sottrae il potere a un soggetto, ci deve essere un organismo che regoli le dispute. Non lo si è fatto e c’è stata questa accelerazione non governata che sta producendo disagi enormi.
Che ne pensa dell’Inps che sbandiera i risultati dei controlli sulle invalidità?
Io dico che non può essere inquisito solo il falso invalido, perché qualcuno l’avrà riconosciuto tale. Ci sarà stata una commissione medica che ha certificato la sua invalidità, o no? È lì che dobbiamo arrivare, perché continuiamo a ragionare come se i falsi invalidi fossero piovuti dal cielo…
Mastrapasqua dice che il sistema fino a poco fa era «abbandonato a se stesso». Condivide?
Guardi, qui nessuno può fare il moralizzatore. Anziché lanciare anatemi, bisogna lavorare per correggere gli errori fatti e mettere in sicurezza il diritto di quei cittadini che sono in sofferenza.


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