Mondo

il manifesto: Per Giuliana saremo 100 mila

Il direttore del quotidiano annuncia le presenza in piazza per sabato 19 a Roma: "Liberiamo la pace" lo slogan

di Ettore Colombo

Minimo centomila persone, ma forse saranno molte, molte di piu’ le presenze al corteo de ‘il Manifesto’ organizzato sabato prossimo per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena e di tutti gli ostaggi prigionieri in Iraq. Il messaggio, spiegano al giornale dove fervono i preparativi e arrivano copiose le adesioni, e’ tutto nello striscione di testa: “Liberiamo la pace”, che vuol dire avverte Loris Campetti, uno dei redattori storici della testata, “Liberiamo i rapitori e il popolo prigioniero della guerra e di una occupazione sbagliata”. Le adesioni, intanto, si continuano a moltiplicare: parteciperanno tutte le confederazioni sindacali, i sindacati di base, tutti i partiti dell’opposizione, da Rifondazione comunista fino all’Udeur, l’associazionismo, gli ambienti pacifisti e c’e’ anche, osserva Campetti, una straordinaria mobilitazione delle associazioni cattoliche, dalla Tavola della pace agli scout, e non mancano adesioni individuali di vescovi. “Il video che ritrae Giuliana prigioniera – prosegue il redattore de ‘il Manifesto’ – ha funzionato come un moltiplicatore: ci saranno semplici cittadini, ma anche i sindaci con i gonfaloni di tanti Comuni italiani”. Qualcuno, prosegue Campetti, “ha osservato che non e’ stato invitato alla manifestazione, qualcuno altro ha detto che e’ un corteo di Rifondazione comunista. Ai primi diciamo che non abbiamo invitato nessuno, ma abbiamo semplicemente lanciato un appello; ai secondi rispondiamo solo che e’ un’affermazione falsa che non merita commenti”. Dal governo, aggiunge il redattore de ‘il Manifesto’. “Ci aspettiamo che compia atti politici e metta in campo tutto il possibile per arrivare alla liberazione pacifica di Giuliana”.


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