Non profit
Il “maggio berlusconiano” e il “novembre della ragione”
Editorialisti "servi sciocchi" sulla prima de "Il Giornale"
di Maramao
Esilaranti i commenti de ?Il Giornale? di domenica 11 novembre e di stamane sull?Usa day. Siamo uomini di mondo e capiamo benissimo le ?esigenze? della proprietà berlusconiana, ma i giornalisti dovrebbero comunque praticare un certo senso della misura, un po? di distacco e di amore per la cronaca. Esercizi questi vietati agli editorialisti del ?Giornale?. Ieri l?esilarante pezzo di Paolo Guzzanti vero ?lecchino d?oro?. Leggete cosa scrive del suo padrone-Presidente del Consiglio: ?Il suo forte discorso da statista?; ?L?intero discorso del presidente del Consiglio era perfetto per autorevolezza e serenità?; ?Ammirevole la sua pacatezza da uomo concreto che ama la pace?; ?Berlusconi è apparso ieri forte e calmo come un grande presidente, un grande statista?.
Oggi il visionario Antonio Socci che nell?editoriale scrive: ?Ciò che è accaduto a piazza del Popolo, sabato, è l?inizio di ?un maggio berlusconiano? ? che ha l?ambizione di cambiare non solo il volto materiale del Paese (in meglio) ma anche il suo panorama culturale e morale. E? una rivoluzione possibile.?
Cavolo, ma una ricca busta paga può giustificare questo ?novembre della ragione?? Come non vedere che quello che è successo sabato è poco più di un megashow di mediaset con tanto di backstage per delle star decisamente al tramonto?
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