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«Il leader di Hamas ucciso stava trattando la pace»

Andrea Avveduto, giornalista italiano a Gerusalemme presso il Franciscan Media Center, racconta a Vita.it la situazione sulla Striscia di Gaza

di Lorenzo Alvaro

da Gerusalemme
 
Dopo il raid che ha portato all’assassinio di Al Jaabari, capo delle operazioni militari di Hamas la situazione sta montando. Morti civili si contano da una parte e dall’altra e Israele sta meditando l’intervento via terra. Andrea Avveduto, giornalista italiano a Gerusalemme presso il Franciscan Media Center, spiega a Vita.it la situazione sulla Striscia di Gaza.
 

Andrea Avveduto


Qual è il motivo dell'attacco?
Il motivo dell'attacco è sempre molto poco chiaro. Perchè a Gaza, sui confini tra la striscia e Israele, ci sono sempre provocazioni. È abitudine. Hamas spara Israele risponde. Israele spara e Hamas risponde. In questo caso l'escalation è data dal fatto che il raid ha ucciso il capo delle operazioni militari di Hamas. La cosa peggiore è che la vittima stava trattando la pace con Israele. Un errore colossale.
 
Hamas non si è fatta pregare e ha risposto…
Ha subito ucciso tre civili a Beer Scheva, cittadina vicino alla Striscia. Il fatto nuovo è che hanno usato un missile procuratogli dall'Iran
 
E questo cosa significa?
Che oggi Hamas ha il potenziale per colpire Tel Aviv. Una cosa fino a ieri impensabile. Una minaccia diretta e reale. Era dal '91 che non succedeva, dalla Guerra del Golfo. Da allora si era creata una linea rossa dove c'era anche Tel Aviv, inattaccabile se non con attentati suicidi.  
 
Quali le prossime mosse di Israele?

Pensano all'intervento di terra. Proprio perchè si sono accorti che il potenziale di fuoco palestinese è cresciuto. Sarebbe una tragedia. L'ultima volta che gli israeliani sono entrati a Gaza, nella prima operazione Piombo Fuso, sono morti mille palestinesi. In quelle operazioni Israele ha perso “solo” 16 uomini.
 
Ma allora perchè Hamas continua a provocare sapendo di rischiare l'aggressione?
Perchè cerca di fare leva sul mondo arabo. Spera nel loro intervento.
 
C'è la possibilità che questo aiuto arrivi?
Non oggi e a queste condizioni. Per ora non ci sono le condizioni. Ma non si può dire nulla di certo. È una situazione talmente complessa che anche noi che siamo qui non riusciamo a capire fino in fondo.
 


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