Welfare
Il lavoro sociale? È lavoro politico di promozione dei diritti
Il gruppo di lavoro "Su la testa", rete di cooperative sociali – promosse o che collaborazione con le Acli – organizza il 30 giugno a Milano un evento nazionale che partendo da una ricerca sul campo metterà a fuoco da una parte l’impoverimento e le diseguaglianze ma anche la promozione dei territori e dei diritti per ridisegnare programmazioni strategiche condivise.
di Redazione
Le diseguaglianze e il deprezzamento del lavoro sociale ma anche la necessità, a partire da strumenti nuovi come la coprogrammazione, di fare un salto di qualità nel rapporto con le istituzioni per ridisegnare una visione e una programmazione strategica sono alcuni dei temi al centro di un nuovo appuntamento nazionale di “Su la testa”, una rete tra cooperative sociali promosse o che collaborano con le Acli che da quattro anni sta lavorando sul tema.
L’incontro è in programma a Milano il 30 giugno (Salone di Acli Lombardia in via Luini, 5 dalle ore 9.30) e partirà dai dati di una ricerca su come è stata affrontata la fase della pandemia e da un titolo che – sottolineano i promotori – vuole essere provocatorio: “Il lavoro sociale è politico”.
Non pensando alla politica come lavoro nelle istituzioni o nei partiti, ma al "sortirne insieme" di Don Milani, e a quanto oggi il lavoro sociale possa voler dire invece organizzare i diritti e, nel contempo, organizzare i territori, convocare le comunità al lavoro, riscattare quella prospettiva di libertà e giustizia sociale che anima la Costituzione.
Scopo dell’incontro è anche quello di trovare le strade per costruire con quanti parteciperanno una prospettiva che dia forza alla cooperazione e al Terzo settore per non essere un mero fornitore mal pagato e ostaggio di logiche economiciste, ma un partner che trova la sua forza anche in un lavoro di advocacy con il territorio e le persone.
I lavoro saranno aperti dagli interventi di Martino Troncatti, presidente di Acli Lombardia, Andrea Villa, presidente Acli Milanesi e – da remoto – dal presidente nazionale Emiliano Manfredonia.
La ricerca che diventa ipotesi di lavoro viene presentata da Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale Acli, con Giuseppe Imbrogno e Nicola Basile del gruppo di lavoro Sulatesta.
Interverranno tra gli altri Franco Floris, direttore di Animazione Sociale, la professoressa Elena Granaglia, Università Roma Tre, Virginio Brivio, di Uneba e già sindaco di Lecco (uno dei primi comuni a lavorare sull’amministrazione condivisa), Vincenzo De Bernardo, direttore Confcooperative Federsolidarietà.
Per partecipare all’incontro, è necessario compilare la scheda di registrazione entro il 24 giugno. In allegato il programma completo a fondo pagina
In apertura photo by Anna Samoylova on Unsplash
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.