Volontariato
Il lato rosa del Terzo settore
«Più del doppio dei dipendenti sono donne, lavoriamo per abbattere le disuguaglianze», sono le parole della portavoce del Forum, Claudia Fiaschi. Gli ambiti a maggiore presenza femminile sono l’assistenza sociale, la protezione civile, la cooperazione sociale e la sanità, dove la percentuale supera il 70%
di Redazione

«Nel Terzo settore italiano la componente femminile ha un peso importante ed è molto più numerosa che in altre realtà socio-produttive. La forte presenza delle donne è un valore aggiunto per il nostro mondo». Così la portavoce del Forum Terzo Settore, Claudia Fiaschi, in occasione della Giornata internazionale delle donne.
A conferma dell’affermazione la fotografia di genere del Terzo settore italiano che mostra l’importanza della componente femminile nelle organizzazioni. Per quanto riguarda i volontari oltre un milione e 800mila volontari sono donne (38% del totale); 636.171 sono le lavoratrici, oltre il doppio dei lavoratori uomini (313.830).
Gli ambiti a maggiore presenza femminile sono l’assistenza sociale, la protezione civile, la cooperazione sociale e la sanità, dove la percentuale supera il 70%.
L’impegno rosa nel Terzo settore è confermato anche da una recente indagine condotta dal Forum tra i suoi associati (in allegato l’abstract)
Aggiunge Fiaschi: «Il contrasto alle disuguaglianze di genere e non solo resta un obiettivo fondamentale per le organizzazioni di Terzo settore italiano, che dimostrano consapevolezza del valore e del ruolo delle donne nel promuovere cambiamenti sociali e sviluppo economico nelle comunità, soprattutto nei contesti più fragili del nostro Paese e del mondo» aggiunge Fiaschi. «Non è un caso che il 55% dei soci del Forum, in base a quanto emerso dal rapporto “Il Terzo settore e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” (la versione online e in allegato) presentato a dicembre scorso, è attivo con progetti che promuovono l’uguaglianza di genere».
In apertura foto da Pexels
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