Non profit

Il lato oscuro dell’arcobaleno

Le cattive sorprese del rapporto di Amnesty sul Sudafrica. Vota il sondaggio di VITA.IT

di Joshua Massarenti

E’ l’altra faccia del Sudafrica. Quella che la FIFA e il governo sudafricano cercano in tutti i modi di nascondere. Quella dei casi di tortura e delle esecuzioni extragiudiziarie, della xenofobia e dell’esclusione sociale, di una piaga come la violenza sulle donne che non conosce battute d’arresto. Tutti lati oscuri che Amnesty International (AI) ha recensito con implacabile lucidità nel suo ultimo rapporto sui diritti umani nel mondo il 27 maggio scorso (scaricabile in allegato). Ecco i punti essenziali:

Torture. Soffocamenti e scosse elettriche. Le tecniche di tortura messe in pratica dalla polizia sudafricana non hanno nulla da invidiare a quelle che si erano verificate in Iraq ad Abu Ghraib. Tra l’aprile 2008 e il marzo 2009, l’Indipendent Complaints Directorate, un’organizzazione indipendente del corpo di polizia del Sudafrica, ha recensito 828 casi di aggressione volontaria contro civili, alcuni dei quali rientrano a pieno titolo sotto la voce “atti di tortura”.

Esecuzioni extragiudiziarie. Nel settembre 2009 il ministro della polizia ha annunciato nuove misure per proteggere i poliziotti dalle aggressioni. E il contrario? Secondo AI, il numero di civili rimasti uccisi in seguito a un intervento della polizia è cresciuto del 15% nel 2008, con picchi del 47% nel KwaZulu-Natal, la provincia nativa del presidente Jacob Zuma.

Migranti. Ricordate i 60 immigrati dello Zimbabwe uccisi nel 2008? Acqua passata? Niente affatto. Se da un lato Amnesty International riconosce gli sforzi promossi dal governo sudafricano con il Piano d’azione nazionale contro il razzismo, dall’altro denuncia atti discriminatori nei confronti dei migranti. “Somali e cittadini dello Zimbabwe sono i più perseguitati”. Nel luglio 2009, la polizia ha arrestato centinaia di zimbabweiani nei dintorni di Johannesburg. Secondo prove mediche, alcuni dei 350 detenuti sarebbero stati picchiati e torturati. Nel maggio scorso, il Consortium for Refugees and Migrants in South Africa ha denunciato i timori espressi dalle comunità migranti nei confronti di una possibile ondata xenofoba durante i Mondiali. Pronta la risposta del governo sudafricano: “faremo di tutto per proteggervi”. Staremo a vedere.

Violenze contro le donne e le minorenni. Un’altra ferita sociale che rimane aperta. Secondo la polizia, nel marzo 2009 i casi di violenze sessuali (stupri inclusi) contro adulte e minorenni sono cresciuti del 10,1%. Oltre 30mila le donne vittime di abusi sessuali. Un’inchiesta effettuata in 430 stazioni di polizia dimostra che i poliziotti non fanno abbastanza per difendere i diritti delle vittime.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.