L’insediamento di Ponte Lambro risale agli inizi del Novecento. Si consolidò negli anni 30 e rimase sostanzialmente invariato fino agli anni 70, quando vennero realizzati importanti interventi di abitazioni popolari. Il quartiere oggi continua a funzionare secondo la sua logica insediativa originaria, legata cioè alla città attraverso la zona industriale di via Mecenate e, in parte, Linate.
La via Vittorini-Mecenate rappresenta l’asse principale di collegamento con Milano.
Gli edifici oggetto del progetto, due strutture lineari di sei piani fuori terra, sono il risultato della ripetizione di un unico sistema distributivo, che prevede al piano terra gli accessi ai vani scala e alle cantine e la conseguente mancanza di servizi e negozi al livello di “fruizione della città”, con il progressivo processo di degrado e abbandono degli spazi stessi.
Il Contratto di Quartiere II
Le esigenze del quartiere cui far fronte sono state di due ordini sostanziali: riqualificazione edilizia e tecnologica e frazionamento delle unità abitative. Nell’ambito del Contratto di Quartiere II, cofinanziato da Regione Lombardia, Aler ha operato attraverso due diverse tipologie d’intervento.
La prima ha interessato la riqualificazione complessiva degli stabili attraverso un intervento di manutenzione straordinaria. Sono state adottate soluzioni per assicurare la qualità del manufatto edilizio. Attraverso il frazionamento in alloggi di taglio minore di 22 unità abitative di ampia metratura (circa 90 mq), utilizzate da nuclei familiari di una/due persone o sfitte, si è data risposta alle esigenze e alle richieste abitative del quartiere e all’obiettivo di valorizzare e incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica. La seconda tipologia ha riguardato invece il rifacimento delle colonne fognarie e degli impianti all’interno degli alloggi.
Il laboratorio di quartiere
I lavori sono proseguiti regolarmente anche grazie alle attività svolte con il Laboratorio di Quartiere, strumento che ha consentito di far partecipare i cittadini residenti alla trasformazione delle loro comunità. Il Laboratorio di Quartiere è diventato un punto di riferimento per gli abitanti, facilitando la mediazione tra inquilini e istituzioni, contribuendo a ridurre i disagi causati dai lavori all’interno degli alloggi e dei trasferimenti di alcuni inquilini, stimolando momenti di confronto e riflessioni sulla scelte in merito a questioni progettuali, aggiornando costantemente sia i singoli abitanti che il quartiere sull’andamento del Contratto di Quartiere con la distribuzione di materiale informativo.
Anche lo Sportello Casa ha avuto e continua ad avere un ruolo importante, grazie al quale è possibile costruire relazioni con i cittadini e approfondire la conoscenza del quartiere. Inoltre, nell’ambito dell’intervento, è stato sottoposto all’amministrazione comunale un progetto di riqualificazione urbanistica del quartiere.
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