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Il Governo vuole recepire la direttiva Ue sulla brevettabilità dei viventi

Le associazioni protestano e chiedono un dibattito nel Parlamento sulla questione della brevettabilita' del vivente

di Redazione

Le associazioni Greenpeace, Acli, Arci, Coldiretti, Comitato Scientifico Antivivisezionista, Focsiv, Legambiente, Rete Lilliput, Vas e Wwf hanno denunciato oggi, in una conferenza stampa al Senato come il Governo italiano abbia deciso di forzare i tempi di recepimento della direttiva europea sui brevetti sul vivente con il ricorso ad un collegato alla Legge Finanziaria attualmente in discussione alle Camere (Art. 6 – Delega al Governo in materia di protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche). Un vero e proprio blitz per accelerare i tempi di recepimento, per negare un dibattito nel Parlamento sulla questione della brevettabilita’ del vivente e per blindare il provvedimento nei confronti delle obiezioni avanzate dai gruppi parlamentari sulla scorta delle profonde preoccupazioni che i cittadini nutrono su questo tema. La Direttiva Europea 98/44/CE sulla ‘protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche’ votata nel ’98 dagli stessi parlamentari europei che nel ’95 l’avevano bocciata, sta per essere recepita in Italia. Lo scorso 9 ottobre la Corte di Giustizia Europea ha rigettato il ricorso sulla Direttiva presentato dall’Olanda e sostenuto dall’Italia e dalla Norvegia, attraverso il quale si contestava l’ampiezza del diritto brevettuale sugli organismi viventi, che non escludeva l’uomo. In Europa, solo Irlanda, Regno Unito, Danimarca e Finlandia hanno ad oggi recepito la Direttiva i cui termini scadevano il 30 luglio 2000. Diversamente, 3 Stati membri, Germania, Belgio e Francia hanno affermato di voler rinegoziare con la Commissione Europea il testo della Direttiva al fine di renderla conforme al Principio di precauzione sancito dal trattato fondamentale dell’Unione e di verificarne la compatibilita’ con i trattati internazionali. Greenpeace, Acli, Arci, Coldiretti, Comitato Scientifico Antivivisezionista, Focsiv, Legambiente, Rete Lilliput, Vas e Wwf hanno sottoscritto un appello comune indirizzato al Presidente del Consiglio affinch? venga stralciato il collegato alla Legge Finanziaria e si rimandi il recepimento della Direttiva 98/44/CE ad un ampio dibattito parlamentare dove possano emergere con chiarezza le posizioni etiche, economiche e politiche in materia di brevetti sulla vita.

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