Sostenibilità

Il governo vara la road map

Ecco i punti dell’avvicinamento all’energia radioattiva in Italia

di Lorenzo Alvaro

Il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Stefano Saglia nell’ambito di un convegno dell’Enea a Roma sulla formazione di esperti italiani per il nucleare ha tracciato l’elenco dei prossimi appuntanti internazionali del governo italiano nell’ambito del programma di rientro al nucleare.

Parigi
È confermato a marzo «il vertice Italia-Francia a Roma con il presidente Sarkozy sugli accordi per il nucleare tra il Belpaese e Parigi.

Washington
Nel frattempo il ministro dello Sviluppo economico Romani andrà ad aprile a Washington per incontrarsi con il Segretario di Stato del presidente Obama per l’Energia». Saglia ha quindi sottolineato che l’incontro con Washington e il vertice Italia-Francia a Roma sono molto importanti, serviranno «per implementare linee di lavoro con tutte le realtà, e anche per avviare attività di formazione internazionale». 

Le infrastrutture, la formazione e l’Enea
Saglia quindi ha sottolineato che al nostro paese «serve una infrastruttura che dialoghi sul piano internazionale per la formazione» e che il viaggio del ministro Romani negli Usa ha l’obiettivo di rinsaldare proprio i rapporti dell’Enea negli Usa nell’ambito della ricerca e della formazione. Saglia quindi ha assicurato che l’Italia lavorerà «sulla fusione e sulla fissione» e che c’e’ impegno nel reperimento dei fondi necessari per la ricerca. Il sottosegretario con delega all’Energia ha quindi sottolineato che nel nostro paese c’è «la necessità anche della formazione delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali che debbono gestire sul territorio le attività nucleari».

L’opinione pubblica e l’intesa con il Miur
«È difficile per chi porta avanti progetti tecnici di questo rilievo farsi capire dalla gente», ha aggiunto ancora Saglia riferendo che «c’è un impazzimento generale in Italia sul nucleare e sull’energia in genere. Sento nucleare sì, nucleare no, ma ormai anche rinnovabili sì, rinnovabili no da alcuni enti locali. Basta con questa schizofrenia. Ecco perchè vogliamo costruire una infrastruttura della conoscenza». Saglia infine ha confermato un’intesa con il Miur per accelerare la formazione ma ha rilevato che anche le aziende devono fare massicci scambi di competenze straniere in Italia e viceversa, così come, ha concluso Saglia, «sta già facendo Enel».

 

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