Mondo

Il governo Usa spia il cyberspazio

Alcune agenzie federali, tramite cookies non autorizzati, violano la legge sulla privacy

di Redazione

Il Grande Fratello spia gli utenti della Rete, e questa volta non e? una leggenda. Almeno negli States, dove decine di siti del governo federale osservano dal ciberspazio la navigazione e le abitudini di spesa dei loro frequentatori. Lo rivela un rapporto del Congresso Usa appena pubblicato e condotto su 16 agenzie federali, un terzo di quelle su cui verrà compiuta l’intera indagine.
Il rapporto ha pescato in flagrante ben 64 siti federali, responsabili di violare le regole in materia di riservatezza. Ma in molti casi le agenzie cui appartengono si sono difese sostenendo di avere beatamente ignorato fino a oggi l’impiego di questo ?voyerismo? telematico. Altre si sono giustificate ammettendo si? di usare i dati, ma raccogliendoli tramite i cosiddetti “cookies?, un sistema che usano praticamente tutti i siti.
Il sito della zecca americana, ad esempio, usa un sofware molto simile a quello cui ricorrono molti siti di prodotti online. Allo stesso modo, il dipartimento dell’Istruzione, del Tesoro, dell’Energia, dell’Interno, dei Trasporti e la Nasa usano cookies non autorizzati. Secondo le rilevazioni della Jupiter Media Metrix, l’azienda cui è stata affidata l’indagine, il traffico sui siti governativi è molto alto. Nel solo mese di marzo, il sito della Nasa è stato visitato da 3,5 milioni di persone, mentre 2,2 milioni hanno visitato quello del dipartimento dell’Istruzione. “Di solito, quando pensiamo alla privacy e al governo – commenta Ari Schwartz, analista politico del Center for Democray and Technology – vogliamo essere sicuri che l’operato del governo sia trasparente, e che esso protegga la privacy rispetto al resto di internet e del settore privato e non profit”.
L’organizzazione cui appartiene Schwartz ha indirizzato insieme ad altre una lettera al presidente George W. Bush perché nomini presto il capo di un ufficio che – come previsto dalla precedente amministrazione Clinton – controlli il lavoro delle agenzie federali e garantisca il rispetto dei regolamenti sulla privacy. L’ispezione sul comportamento online delle agenzie governative era stata ordinata dal Congresso, dopo aver rilevato che una decina di questi siti ricorreva a un software il cui uso era stato limitato da un memorandum dell’amministrazione Clinton.

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