Non profit

Il governo tace sullo “scippo”

Nessuna risposta dall'Economia sul taglio di 80 milioni. E intanto in rete sbarca un video/denuncia

di Gabriella Meroni

Il Palazzo tace sul 5 per mille. A più di una settimana dal lancio della petizione promossa da Vita con molte autorevoil sigle del non profit per sapere se è vero che dal 5 per mille 2010 verranno “decurtati” 80 milioni di euro, nessun esponente del governo ha ritenuto di rispondere a una semplice domana contenuta nella petizione: è vero che il 5 per mille 2010 sarà in realtà un 4 per mille?

Nonostante le oltre 2200 firme raccolte, tace il ministero deputato a rispondere alla domanda, ovvero l’Economia, il cui titolare è come è noto lo stesso premier Mario Monti. E tace anche il viceministro Vittorio Grilli, che pure normalmente non è avaro di dichiarazioni puntualmente riprese dalla stampa. “Gli uffici competenti non ci hanno ancora risposto”, ha fatto sapere il portavoce del ministero dell’Economia, Filippo Pepe.

Nessuna risposta a Vita, ma neppure nessuna risposta finora è pervenuta all’interrogazione urgente presentata dall’on. Andrea Sarubbi (qui il testo) sullo stesso argomento, come conferma lo stesso Sarubbi martedì 5 giugno.

Promotori della petizione sono: AIL; AIC – Associazione Italiana Celiachia ; AIRC; AISM; Amnesty International; ASSIF; Cesvi; CINI; Emergency; FAI; Lega del Filo d’Oro; Medici senza frontiere; Save the Children; Terre des Hommes; Vita magazine; WWF.

A loro, atutt’oggi si sono aggiunte oltre 500 altre organizzazioni oltre migliaia di contribuenti

In allegato un video di protesta a cura del nostro esperto di 5 per mille, Carlo Mazzini

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