Welfare
Il Governo cancella il Piano Nazionale Asilo
Una circolare del Ministero dellInterno dispone di ridurre i posti di accoglienza.
Una circolare inviata dal Ministero dell’Interno alle Prefetture italiane dispone di procedere alla graduale riduzione dei posti di accoglienza per giungere entro la fine del 2002 a mantenerne il 30% di quelli oggi esistenti. Lo denuncia l?Assessorato ai servizi sociali di Roma.
Fino ad oggi il Piano Nazionale Asilo è stato l?unico strumento pubblico per l?assistenza ai richiedenti asilo in una nazione che non ha una legge organica in materia di diritto d?asilo, e per giunta il PNA è finanziato con i versamenti dell?8 per mille allo Stato.
L?amministrazione romana ha aderito al suddetto piano dallo scorso novembre presentando un programma di assistenza con la partecipazione di sette associazioni di Terzo settore; progetti il cui impatto potrebbe essere ridotto nei prossimi mesi dalle disposizioni ministeriali alle prefetture. ?Per gli enti locali sarà un?ulteriore emergenza da gestire per offrire un sostegno a persone che, per la legge italiana, non possono né lavorare né integrarsi prima della concessione definitiva dello status di rifugiato; e che rischiano di avere come unica alternativa accamparsi per strada?, si legge nel comunicato dell?assessore ai servizi sociali di Roma Raffaella Milano.
Sottolinea l?assessorato che a Roma la situazione sarebbe particolarmente grave:? La città usufruisce in forma minima dei fondi previsti dalla legge 40 sull?immigrazione; che nel 2001 sono stai circa 1,6 miliardi sul totale di sette destinati alla regione Lazio e alla Provincia di Roma, e ciò pur registrando l?80% della presenza di stranieri nel la regione?.
Il Network Casa dei diritti sociali, una tra le sette associazioni e organismi religiosi coinvolti nel PNA a Roma, condividendo la preoccupazione dell?assessorato ha aggiunto che ad oggi nella regione Lazio sono stati avviati solamente tre progetti territoriali del PNA di cui due – Roma e Aeroporto Fiumicino – cosiddetti ?di frontiera?. ?Questi servizi rischiano , a distanza di pochi mesi dall?apertura , di svanire ?, mette in guardia l?associazione . ? Oppure come nel caso del Comune di Fiumicino rischiano di trasformarsi , in maniera impropria, in centri accoglienza in attesa di rimpatrio a modello dei Centri di permanenza Temporanea previsti dal testo unico 286/98?.
Proprio ieri l?Alto commissario per i rifugiati della Nazioni Unite , Ruud Lubbers in visita a Roma ha esposto ai rappresentanti del Governo italiano gli emendamenti e le raccomandazioni dell?agenzia che rappresenta, per quanto riguarda gli articoli del disegno di legge Bossi-Fini che toccano aspetti dell?asilo; raccomandazioni che , ha riferito Lubbers, sono state ascoltate in maniera propositiva.
Inoltre, sulle gravi condizioni di disagio e di abbandono in cui sono spesso costretti i rifugiati politici in Italia , Lubbers ha espresso l?opinione che la situazione italiana sembra essersi orientata, e non da poco tempo, verso la tattica di ?scoraggiare? le richieste di asilo disincentivando l? assistenza, che pure è un ?obbligo morale? oltre che una raccomandazione della Convezione di Ginevra del 1951 di cui l?Italia è firmatario. Secondo l?Alto Commissario delle Nazioni Unite molto dell?atteggiamento di chiusura nei confronti dei richiedenti asili nasce dalla loro errata assimilazione al concetto di emigranti per ragioni economiche e dalla percezione errata che i richiedenti asilo siano troppo numerosi.
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