Politica

Il Giovanardi-pensiero: al governo per dialogare

Politica. Il neo sottosegretario su famiglia, servizio civile e dipendenze

di Redazione

Sì alla ricostituzione del Dipartimento nazionale antidroga. Sì, ma con riserva, allo scongelamento dei 33 milioni di euro del Fondo nazionale del servizio civile, accantonati dal governo Prodi. No, secco, alla difesa dei diritti di famiglie che non siano quelle previste dalla Costituzione, ovvero «quelle fondate sul matrimonio». A pochi giorni dall?investitura il neo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla lotta alle dipendenze, al servizio civile (ma non al volontariato, come era trapelato in un primo momento) e alla famiglia, affida a Vita il Carlo Giovanardi-pensiero.

La Fini-Giovanardi non si tocca«Al di fuori degli slogan, in questi due anni di centrosinistra non è stata avanzata alcuna proposta di modifica della Fini-Giovanardi. Avevano detto che si doveva depenalizzare senza accorgersi che quella norma già depenalizzava il consumo, ci avevano accusato di voler mettere in carcere i tossicodipendenti, senza vedere che le pene erano sanzioni amministrative». Giovanardi, dopo essersi tolto qualche sassolino dalla scarpa e aver visitato, nella sua prima uscita pubblica da neo sottosegretario, la comunità di don Luigi Larizza, che per prima si era scagliata contro l?aumento dei limiti per l?utilizzo della cannabis, annuncia la ricostruzione del dipartimento nazionale e il varo di una nuova Conferenza nazionale antidroga «da tenersi entro i primi mesi dell?anno». «Il dipartimento, che esiste in tutti i Paesi europei», argomenta, «avrà il compito di tenere le redini della politica sulle dipendenze sia a livello nazionale che internazionale». Quanto alla Conferenza nazionale, si annuncia un summit con un clima più disteso rispetto all?infuocato e super boicottato vertice di Palermo di fine 2005. «Siamo aperti al dialogo con tutti».

E anche il Pd, per voce del radicale Marco Perduca, ha fatto sapere di «accogliere positivamente la conferenza», che però andrà preceduta «da una valutazione scientifica dei danni provocati dalla Fini-Giovanardi».

Il 15 dicembre, data sbagliataIl bando ordinario 2008 consentirà l?avvio di 32.053 volontari, rispetto ai 39.500 previsti in Finanziaria. È questo il risultato della sforbiciata dell?ex ministro dell?Economia, Padoa Schioppa, che ha deciso di congelare 33 milioni di euro destinati al servizio civile. In queste settimane sono stati molti gli enti e i coordinamenti che si sono appellati a Giovanardi affinché ripristini almeno la dotazione prevista dalla legge di bilancio. «Non posso assicurare nulla, ma prometto che mi impegnerò perché quei fondi vengano scongelati».

Giovanardi su questo terreno non osa spingersi oltre. Il varo di un bando aggiuntivo rimane quindi in forte dubbio. Come lo è la celebrazione della Giornata nazionale del volontario in servizio civile, che il centrosinistra da due anni ha fissato il 15 dicembre, in ricordo della data della prima legge sull?obiezione di coscienza. «Non sono d?accordo», attacca Giovanardi. «Legare il servizio civile al filone dell?obiezione di coscienza significa non aver compreso lo spirito della legge 64, che rappresenta lo storico superamento dello steccato fra militari e servizio civile sotto la comune bandiera del volontariato».

Conclude il sottosegretario: «Il servizio civile deve essere una palestra di cittadinanza in cui il giovane, a fianco del lavoro o dello studio, per un periodo della sua vita si impegna per la società».

Paladino del quoziente familiareLetta la composizione della compagine governativa, molte associazioni familiari avevano sbottato per la soppressione del ministero della Famiglia. Vuoi vedere che al di là dei proclami il nuovo governo di centrodestra abbassa la guardia su un tema così decisivo? «Rispetto alla Bindi», precisa Giovanardi, «a livello strutturale cambia poco. La sua era struttura di missione affidata a un ministero senza portafoglio, ora questa stessa struttura di missione sarà a capo del mio sottosegretariato». Quello che varierà sarà il taglio dell?azione politica.

Affondati Pacs e Dico, l?attenzione verrà concentrata «sulla promozione della famiglia costituzionale, quella fondata sul matrimonio». Senza buttare a mare il lavoro della Bindi, «che sul piano della conciliazione casa-lavoro delle donne ha ottenuto buoni risultati e si è messa sulla strada giusta sul versante della politica di sviluppo degli asili nido». Quanto alla gratuità delle adozioni internazionali, malgrado l?appoggio pubblico (anche attraverso un ordine del giorno presentato alla Camera lo scorso 10 dicembre) alla campagna promossa dalle associazioni familiari e dagli enti autorizzati, Giovanardi annuncia che «non farà parte dell?azione di governo». Il neo sottosegretario promette invece di «farsi paladino del quoziente familiare». «Ho avuto tre figli», conclude, «e so bene che differenza passi fra il vivere in due con due stipendi e mantenere 5 persone con un solo stipendio».


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