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Il giorno di Amanda
Amanda Knox domina le cronache dei giornali di oggi, che raccontano, con i loro inviati, l’udienza preliminare del processo di Perugia per l’omicidio di Meredith Kercher
In aula ci sono anche i genitori della vittima, c’è Rudy Guede, c’è anche Patrick Lumumba, chiamato in causa da Amanda ma estraneo al delitto, eppure i giornalisti si dedicano con attenzione leggermente voyeuristica solo a lei, e soprattutto al suo nuovo look acqua e sapone, dall’inevitabile fascino mediatico. Così va il mondo.
- Inoltre la Rassegna stampa di oggi si occupa di:
IL GIORNO DI AMANDA
“Perugia, il gelo fra Rudy e Amanda”: Repubblica dedica la foto-notizia in prima e la paginata alla 23. L’inviato Meo Ponte descrive il clima e la prima udienza che si chiude alle 18 con l’accoglimento della richiesta di rito abbreviato da parte dei legali di Rudy Guede. Laura Laurenzi invece si dedica al look acqua e sapone dell’imputata, un po’ preoccupata per i brufoli ma in forma (ha perso 7 kg, allenandosi tutti i giorni in palestra). Segue con grande attenzione il processo.
“Amanda in aula: non mangio gli uomini” è il titolo della fotonotizia del Corriere della Sera di oggi che invece apre sul salvataggio da parte della Fed del gigante delle assicurazioni Aig. I servizi sul delitto di Perugia sono a pagina 25. Il pezzo illustra le diverse strategie difensive del processo che si è aperto ieri con l’udienza preliminare. Da una parte Rudy Guede che chiede e ottiene di essere giudicato con il rito abbreviato. Dall’altra Amanda Knox e Raffaele Sollecito che scelgono il rito ordinario e quindi in caso di condanna non potranno avvalersi dello sconto di pena di un terzo, ma in cambio possono portar il processo fino alla Corte di Assise. Amanda intanto ieri ha fatto sapere che è pronta a parlare, a raccontare la sua verità nel processo. Lo farà ad ottobre nell’ultimo giorno dell’udienza preliminare. Dicendo in primis che: «Mi hanno descritto come una mangiatrice di uomini, hanno detto che ho una lista di amanti lunga così, ma io in Italia ne ho avuti solo due».
Anche la Stampa offre al delitto di Perugia la foto di prima pagina. “Per Amanda un vestito da innocente” è il titolo scelto dal quotidiano di Torino che spiega: «Camicetta bianca con fiorellini colorati, ballerine e un brillantino da adolescente sul lobo, l’americana in tribunale con un look acqua e sapone per conquistare l’assoluzione”.
il Giornale titola a pag. 21 ” Giallo di Perugia, Amanda torna e sfila in aula”. Già dal titolo la ragazza sta per essere lanciata, dai mass media, nell’olimpo dello spettacolo. Massimo Malpica nelle venti righe d’apertura del suo pezzo di cronaca la descrive, nei dettagli, come se avesse davanti a lui una modella e stesse assistendo ad una sfilata di moda. E poi tenta un’ interpretazione psicologica: «Non dispensa sorrisi, ma è quasi rilassata» e nella pausa dell’udienza si mette a cantare “Let it be”. Di “nera” solo la spalla con la cronologia dell’assassinio di Meredith.
E inoltre sui quotidiani di oggi:
Crisi finanziaria
il Sole 24 Ore – Tiene ancora banco (e che banco: otto pagine, come ieri) la vicenda Lehman-banche-Borse. Le notizie non sono buone: si paventa il crollo anche di AIG, Ubs e Dexia che franano e quindi si teme che le banche europee non siano del tutto immuni dalla crisi. Anzi, nonostante le rassicurazioni di Draghi, che ancora ieri ha detto: «Le banche sono solide», il Sole scrive: «Ci sono rischi che il default Lehman porti al collasso altre istituzioni finanziarie europee. Il clima è di massima tensione. E dopo la bomba Lehman è come se ci fosse l’attesa di altre deflagrazioni». Quanto alle assicurazioni, fari puntati su 50 sigle italiane, tra cui spicca Cometa, molto esposta sui titoli Lehman, ma anche Mediolanum.
Coppie di fatto
Corriere della Sera – Renato Brunetta non si occupa solo di fannulloni ma anche di coppie di fatto. Intervista esclusiva ad Aldo Cazzullo per lanciare i “DiDoRè”, ossia i “diritti e doveri di reciprocità”, un’idea che nasce dalle ceneri dei Dico, e che Brunetta spiega così: “Un testo unico che possa migliorare la vita di molti cittadini senza spese per lo Stato”. Diritti e doveri di solidarietà e di assistenza, dunque, senza guardare al sesso, ma no a pensioni di reversibilità o altri oneri per le casse dello Stato. Brunetta lancia da economista laico una possibile via d’uscita all’impasse su un tema svanito dopo la campagna elettorale. Pronto a ritirare la proposta se dovesse portare a una nuova rottura. Vedremo…
Prostituzione
La Repubblica – A Roma, Alemanno lancia la crociata antiprostituzione: “Roma, ordinanza antiprostitute scattano le multe e le polemiche”: multa di 200 euro (per cliente e ragazza) che salirà a 500. Segnalo questa notizia perché è riportata parte dell’ordinanza: multe a chiunque assuma «atteggiamenti, modalità comportamenti ovvero che indossi abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l’intenzione di adescare». L’intenzione! Ricordiamo che qualche mese fa i carabinieri, scambiandola per una prostituta, hanno fermato una ragazza seduta sui gradini di Santa Maria degli Angeli. Frequenta la parrocchia, solo che è di origine sudamericana.
Corriere della Sera – 17 ragazze e 3 clienti sono stati multati fino a 500 euro dai vigili urbani della Capitale. Le sanzioni sono scattate perché l’ordinanza vieta «atteggiamenti, comportamenti e abbigliamenti», che manifestino l’intenzione di adescare. «Al limite ogni ragazza che giri in abiti succinti può essere multata», ha dichiarato un sindacato dei vigili. Le lucciole: «non pagheremo, è il nostro lavoro, presto ricordi al Tar».
8 per mille
La Repubblica – “Allarme della Chiesa otto per mille in calo”: mancano all’appello 35 milioni, scomparsi a causa del calo delle scelte a favore della Chiesa cattolica (dall’89,2% all’86%). Ansia fra i vescovi. Marco Politi nota che in termini assoluti non c’è calo, semplicemente si è avuta una impennata di 800mila votanti a favore dello Stato. Il meccanismo però è davvero complicato: non viene conteggiata la cifra assoluta di chi devolve, nella dichiarazione Irpef, l’8 per mille lasciando inespressa la parte relativa allo Stato. «Invece, una volta fatta la proporzione dei “votanti” si divide nuovamente la parte Irpef non espressa. Il che permette alla Chiesa, partendo appena dal 36% delle dichiarazioni a suo favore, di incassare quasi il triplo».
Islam
La Repubblica – A pagina 10, dopo aver riferito dei fischi alla Roccella a Bruxelles (“Ue, governo fischiato sui Rom. L’Italia protesta”), Repubblica dà conto di una visita a Milano del ministro Ronchi: “Ronchi sulle nuove moschee, sì ma piccole e la Lega paragona gli islamici ai satanisti”: per il ministro delle politiche comunitarie, che critica l’Ucoi («vero artefice del non dialogo») gli imam dovrebbero predicare in italiano. Tosi, sindaco di Verona, rilancia il referendum, un suo collega in Parlamento fa il paragone che motiva il titolo.
Salute ed etica
La Stampa – A pag 16 la sentenza della corte suprema sul caso di un testimone di geova che aveva detto no alle trasfusioni. La Cassazione: non curarsi è un diritto, ma il malato deve essere informato dei rischi che corre. Il dissenso quindi deve essere «articolato e inequivoco, chiaro e informato».
Avvenire – Pag. 8: la Cassazione respinge il ricorso di un testimone di Geova che voleva essere risarcito per essere stato sottoposto a trasfusione di sangue nonostante su un cartellino avesse scritto “no sangue”. Per la Suprema Corte il rifiuto delle cure è un diritto, ma deve essere espresso solo nel momento in cui si è in pericolo di vita (non prima dunque), se si è stati informati correttamente, o da una terza persona che però deve essere capace di dimostrare di essere una rappresentante. Avvenire in qualche modo collega questa sentenza al caso Englaro, intervistando Antonio Palma, giurista, che dice che “la volontà di Eluana è stata desunta da indizi poco attendibili e risalenti nel tempo”.
Europa e Rom
Il manifesto – Pag. 7 Cronaca del vertice europeo sui Rom. Il Manifesto dà conto delle dure critiche di George Soros all’Italia, delle contestazione alla Roccella. Alberto D’Argenzio dice che le telecamere del Tg1 vengono spente proprio durante la contestazione. L’attacco più duro arriva da Rudko Kawcynski, presidente del Forum europeo dei Rom: «È inutile dire di mandare i nomadi a scuola se poi non li fate entrare. I cani stanno meglio di noi, loro hanno almeno delle leggi che li proteggono».
Sri Lanka
Il manifesto – Pag. 10 Taglio basso: i funzionari Onu e gli operatori umanitari delle Ong lasciano la zona di Kilinochchi, nel Nord dello Sri Lanka. La guerra tra esercito e tigri Tamil è sempre più cruenta. Medicine sans frontieres e altre Ong hanno lasciato la zona, abbandonando anche 160mila profughi.
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