Il cronista si è recato in uno dei 3500 sportelli sociali pubblici che offrono consulenza per qualunque bisogno, e ha sostenuto un colloquio con una funzionaria che gli ha chiesto di riempire un modulo in cui autocertificava la propria situazione: senza lavoro, con due figli da mantenere, e un disperato bisogno di aiuti alimentari. Detto, fatto: senza bisogno di documenti ufficiali, sottolinea il Mail On Sunday, come codice fiscale, dichiarazione dei redditi, lettera di licenziamento o altro, al giornalista vengono consegnati dei voucher validi per ritirare cibo presso diverse organizzazioni caritatevoli.
Il prode Slater quindi procede, e riesce a ottenere in tre giorni dal Trussell Trust (la più grande organizzazione che distribuisce cibo ai poveri in Gran Bretagna) una spesa del valore di quasi 40 sterline. Conclusione del servizio: le Food Bank non fanno controlli, aiutano chiunque, anche chi non ne ha alcun bisogno, e quindi indirettamente alimentano altri mercati, come quelli dell'alcol e del gioco d'azzardo. Non solo: il quotidiano mette in dubbio anche la veridicità dei dati diffusi dalla charity, che ha segnalato come nell'ultimo anno le richieste di aiuto siano aumentate del 163%, sostenendo che a questo numero occorre “fare la tara” al netto degli impostori.
Opposte e accesissime, come era facile prevedere, le reazioni dei lettori; e se i due commenti più votati sul sito del giornale sono in linea con la tesi del giornalista, migliaia di voti sono andati a commenti che sottolineavano come gli approfittatori siano da mettere in conto in qualunque sistema gratuito, e che comunque “meglio un bugiardo aiutato in più che dieci affamati lasciati a se stessi”.
La prova che l'inchiesta si sia rivelata un boomerang si è avuta però su un altro fronte, quello del fund raising: il Trussell Trust ha infatti visto, nelle ore successive alla pubblicazione dell'articolo, un autentico boom di donazioni sul proprio sito: alle nove di sera del giorno di Pasqua il totalizzatore aveva raggiunto le 30mila sterline per 2700 donatori, contro le 250 donazioni raccolte da gennaio al 19 aprile; a oggi la quota sfiora le 40mila sterline per oltre 3500 donatori. Insomma, un successone. Alla faccia del Mail On Sunday.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.