Politica

Il giornalismo alla Alpi rivive a Riccione

L'Osservatorio raccoglie e mette a disposizione del pubblico centinaia di servizi e documentari televisivi (di Gabriella Meroni e Angelo Ferrari).

di Gabriella Meroni

Si respira un?aria internazionale a Villa Lodi Fè, la palazzina liberty del Comune di Riccione dove ha sede l?Osservatorio Ilaria Alpi. Nella piccola cittadina delle vacanze, un gruppo di volontari, in buona parte giornalisti, tiene d?occhio il mondo dell?informazione, in particolare di quella televisiva. È un occhio puntato sul giornalismo impegnato, le inchieste, i problemi sociali. L?Osservatorio Ilaria Alpi infatti raccoglie, cataloga e mette a disposizione del pubblico non solo centinaia di servizi e documentari televisivi che hanno partecipato negli ultimi dieci anni al Premio giornalistico Ilaria Alpi e al Festival video del volontariato, ma dispone di materiale video raccolto dalle televisioni italiane ed europee e anche di documentari prodotti in proprio. “È il caso, ad esempio, dei reportage del Progetto Africa ideato da noi in collaborazione con Coopi e WWF”, spiega Barbara Bastianelli, giornalista, responsabile organizzativa dell?Osservatorio Ilaria Alpi. “Attraverso Progetto Africa abbiamo prodotto un reportage sul Congo trasmesso anche da Tg2 Dossier e, prossimamente, ne gireremo un altro dedicato al Camerun e al Ciad”. L?Osservatorio sta anche realizzando un reportage dal Ruanda a dieci anni dal genocidio che sconvolse il Paese africano. Occhi puntati anche sui Balcani, sulle zone di guerra, sui grandi temi sociali italiani ed europei. Fari sempre accesi, poi, sulla libertà di stampa: “È un tema che ci è sempre stato caro”, dice Francesco Cavalli, ideatore dell?Osservatorio di Riccione e ora assessore alla Cultura della cittadina, “perché un giornalismo libero, d?inchiesta, d?impegno era quello in cui credeva Ilaria Alpi. E noi abbiamo creato l?Osservatorio e il premio per sostenere un?informazione libera e attenta ai temi che si nascondono sotto la superficie. Un giornalismo che abbia il coraggio di andare a fondo nelle cose e parli di temi sociali, di pace, di nonviolenza, di rapporti tra Nord e Sud del mondo”. Dall?Osservatorio si seguono passo dopo passo gli sviluppi del caso Alpi, della morte ancora misteriosa di Ilaria e dell?operatore televisivo Miran Hrovatin, si tessono rapporti con Reporters sans Frontières, si ?adottano? giornalisti incarcerati. Come è possibile tutto questo a Riccione, tra i gelati e le bandiere, lontano dai centri del potere? “Attraverso una fitta rete di relazioni nazionali e internazionali costruita in dieci anni”, dice ancora Barbara Bastianelli, “e soprattutto grazie a Internet che ci permette di essere ovunque in tempo reale”. È infatti il potenziamento del visitatissimo sito Internet www.ilariaalpi.it il prossimo passo: “Stiamo lavorando per diventare sempre più un punto d?incontro e di confronto per chi crede nella libertà di informazione e nel modo di fare giornalismo nel quale credeva Ilaria Alpi”, conclude Francesco Cavalli.

Gabriella Meroni e Angelo Ferrari


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