Formazione
Il Giappone ratifica la convenzione sul traffico d’arte
Il Giappone ha ratificato la Convenzione del 1970 sul traffico della opere d'arte
di Redazione
La campagna lanciata dall?Unesco in occasione dell?Anno delle Nazioni Unite per il Patrimonio Culturale che mirava a far sì che il maggior numero possibile di Stati ratificasse la ?Convenzione sulla Prevenzione dell?Importazione, Esportazione e Trasferimento Illeciti della Proprietà del Patrimonio Culturale? del 1970, sta dando importanti frutti. Dopo la Gran Bretagna ? che ha ratificato la Convenzione lo scorso luglio ? è oggi la volta del Giappone, che sarà presto seguito dalla Svizzera.
La Convenzione sarà operante entro tre mesi dalla data della ratifica.
Con l’adesione di Giappone, Regno Unito e Svizzera si raggiungeranno così i 93 Paesi già aderenti alla Convenzione. I tre Paesi rappresentano altrettanti Stati-chiave nel mercato internazionale dell?arte, come sottolineato dalle parole di Koïchiro Matsuura, direttore generale dell?Unesco, che ha espresso il proprio compiacimento.
?La ratifica di paesi come la Gran Bretagna, il Giappone e la Svizzera è fondamentale”, ha detto Koïchiro Matsuura, “dato il loro ruolo di primo piano nel mercato mondiale dell?arte. Solleciterei inoltre tutti gli Stati a seguire questi esempi e a ratificare a propria volta questo testo essenziale. L?esempio dell?Afghanistan ci ricorda che ogni opera d?arte contiene parte dell?anima di una nazione e che la rinascita di un paese richiede anche la restituzione delle opere d?arte sottratte.?
Accanto all?Unesco nella battaglia contro il traffico illecito delle opere d?arte ci sono l?International Council of Museums (Icom), l?International Institute for the Unification of Private Law (Unidroit), la World Customs Organisation (Wco) e l?Interpol, l?organizzazione internazionale di polizia.
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