Politica

Il futuro ha un nemico: la nostra dipendenza dai combustibili fossili

Uscire dall’economia del petrolio è necessario anche se difficile. In Lombardia ci stiamo provando. Ecco come. Intervista a Roberto Formigoni.

di Ettore Colombo

Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni si è presentato a Rimini, martedì 24 agosto, alla guida di un?automobile alimentata a idrogeno. E con quella ha fatto il suo ingresso al Meeting.
Vita: Presidente, ma è davvero praticabile un?uscita dall?economia del petrolio?
Roberto Formigoni: Dobbiamo provarci. Dobbiamo fare tutto quello che è possibile per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. Il petrolio è, a tutt?oggi, una fonte di energia imprescindibile ma basta vedere le tensioni che ha creato, dal punto di vista finanziario, sui mercati internazionali in questo periodo e i problemi geo-politici che ha causato nelle aree critiche del Medioriente in questi anni per capire che dobbiamo cercare di trovare soluzioni alternative. Inoltre è una fonte di energia altamente inquinante. Questa è la strada che la Regione Lombardia ha intrapreso da anni e che vogliamo oggi e in futuro ancora di più potenziare e rilanciare. Il processo sarà lungo ma in Lombardia – lo dicono i dati – siamo all?avanguardia.
Vita: I suoi tecnici, Marco Carabelli e Paolo Alli, direttore generale dei Servizi di pubblica utilità, ci hanno fornito i dati in merito. Vogliamo metterli in fila?
Formigoni: Sulle fonti rinnovabili stiamo lavorando sulle biomasse (legname, agroforestali, residui animali e vegetali a CO2 zero), sull?energia solare sia termica che fotovoltaica, cioè sui pannelli solari, sull?energia eolica, ma anche sul risparmio energetico. La Lombardia è la regione all?avanguardia, in Italia, per il teleriscaldamento (in particolare il Comune di Brescia, che copre con il sistema dell?acqua calda l?80% del suo fabbisogno energetico). E poi non bisogna dimenticare l?energia idroelettrica che, grazie alla fortuna di poter sfruttare i laghi dell?arco alpino, ci permette di coprire già ora il 25% del nostro consumo energetico quando la media italiana è intorno al 16. Ma con lo smaltimento dei rifiuti e la sperimentazione sull?idrogeno arriviamo quasi al 30% e puntiamo al 50. Azzerare la dipendenza dal petrolio è impensabile, sul medio periodo, ma soprattutto la scommessa dell?idrogeno è quella su cui puntare, per il futuro.
Vita: Ecco, l?idrogeno. Quali i progetti in campo da parte della Regione Lombardia?
Formigoni: Ne abbiamo molti. Il progetto Euro regio, promosso insieme dalle città di Francoforte e Mantova grazie al contributo dell?Unione europea, che vuole varare una flotta di autoveicoli a idrogeno. Il progetto Bicocca con il Comune di Milano, che vuole investire sull?idrogeno per la produzione di energia elettrica e per il traffico da autotrasporto. Il progetto sugli autobus pubblici a idrogeno, unica regione italiana che ne ha già attivato il varo sperimentale, e il nuovo Pirellone, il cui edificio, sede della Regione, sarà alimentato a idrogeno. Per il 2010 vogliamo, come si prevede già su scala mondiale, varare le prime flotte di autoveicoli a idrogeno. Ma non vorrei dimenticare il metano, sul quale abbiamo investito molto, sul breve e medio periodo. La Regione Lombardia ha abolito ogni tassa su questa fonte di energia già dal 2001. Ora abbiamo anche deciso di finanziare al 50% il riscaldamento a gas metano e per il 10% il suo uso nell?autotrazione, infine gli incentivi regionali per le auto a gpl ammontano a 1.500 euro.
Vita: Rubbia propone di finanziare l?energia pulita con l?1% dell?accisa sulla benzina mentre altri caldeggiano il ritorno all?energia nucleare.
Formigoni: Discutiamo di tutto ma con serietà, per favore. Il problema energetico è troppo serio per essere usato.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.