Non profit
Il futuro dell’Europa secondo la Generazione Erasmus
ThinkYoung, il primo think tank che si occupa di giovani, in collaborazione con Burson-Marsteller e Europe Decides, ha realizzato una ricerca volta a evidenziare l’indirizzo politico che i giovani si aspettano dalle istituzioni europee nei prossimi cinque anni

Cosa pensano i giovani del futuro dell’Europa? Lo rivela Erasmus Generation Survey, una ricerca realizzata da ThinkYoung, il primo think tank che fa lobby per i giovani, coinvolgendoli nelle attività decisionali a livello europeo, in collaborazione con Burson-Marsteller e Europe Decides.
Lo studio, riferito al 2014, è composto da 15 domande che sono state rivolte a 1500 giovani tra i 18 e i 40 anni provenienti da 28 diversi Paesi europei.
Le domande si riferiscono alla percezione e alla visione che i giovani hanno dell’Unione Europea, e alle risposte che vorrebbero in Europa a livello politico nei prossimi 5 anni.
Come evidenziato nello studio da Andrea Gerosa, Co-fondatore di ThinkYoung, e Karen Massin, CEO di Burson-Marsteller Brussels : «Quando i membri delle istituzioni europee iniziano un nuovo mandato è fondamentale che comprendano i punti di vista dei giovani, le loro preoccupazioni, e le speranze che hanno per lo sviluppo e il futuro dell’Unione Europea. Le prospettive future dei giovani saranno influenzate in grande misura da quello che i leader europei faranno nel resto di questo decennio. E’ quindi della massima importanza che le loro opinioni siano prese in considerazione quando si tratta di discutere di legislazione futura».
I risultati della ricerca mostrano una giovane generazione ottimista, «che crede nel progetto europeo, ha desiderio di un’ulteriore unità ed è entusiasta delle sue future potenzialità», ma che ha anche delle serie preoccupazioni. La maggiore riguarda il campo dell’occupazione e della creazione di lavoro. I giovani sono anche preoccupati per l’eccessiva burocrazia, che deve essere ridotta, e per il cambiamento climatico. Sono queste le aree in cui i giovani vorrebbero che si concentrassero gli sforzi delle nuove istituzioni.
«I giovani sono il futuro –sottolinea Nikita Gaur, Media Officer di ThinkYoung. E’ su questo che basiamo il nostro lavoro a ThinkYoung: i giovani dovrebbero essere coinvolti nei processi decisionali a livello europeo dal momento che saranno loro la generazione che ne sarà maggiormente toccata».
I principali risultati della ricerca , che è divisa in diverse aree, includono:
-Percezioni riguardo all’Unione Europea: 67% dei giovani europei intervistati ha una visione positiva dell’Unione Europea e pensa che sia importante che la UE rimanga unita.
2/3 dei giovani pensa che «Gli Europei condividano gli stessi fondamentali valori dell’Unione Europea, oltre ai loro valori nazionali».
–Progresso: I risultati più significativi raggiunti dalla UE in quest’area secondo i giovani sono il diritto di viaggiare, vivere o studiare in un altro paese della UE; il fatto che ci sia pace e stabilità in Europa e che i consumatori beneficino del libero movimento di beni.
–Imprenditoria: L’Europa dovrebbe promuovere l’imprenditoria attraverso l’investimento in educazione e formazione, la riduzione della burocrazia e la lotta contro la corruzione.
–Idee politiche: 80% dei giovani sono interessati alla politica europea, e 65% pensa che i partiti politici non siano abbastanza interessati in questioni riguardanti i giovani. Secondo la ricerca la UE può incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica della UE in vari modi, come: permettendo ai cittadini di votare online , sviluppando programmi di scambio tra giovani europei e assicurando che i giovani siano coinvolti nelle politiche che li riguardano.
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