Welfare
Il futuro della non autosufficienza, la società civile si mobilita e si confronta sulla riforma
Parte il 13 marzo da Milano la campagna promossa dal Patto che, per la prima volta, raccoglie la maggior parte delle organizzazioni coinvolte nell'assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti. Chiusura a giugno a Roma
di Redazione

“Dai principi alle persone: il futuro della non autosufficienza”, è il titolo di una serie di eventi sulla riforma per la non autosufficienza in programma in diverse regioni del Paese. La campagna è promossa dal Patto per un nuovo welfare sulla Non autosufficienza, una rete che raccoglie per la prima volta la gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti.
Si parte a Milano il 13 marzo, poi tappa a Firenze il 20 dello stesso mese, quindi ad aprile in Emilia-Romagna, a maggio in Piemonte, nelle Marche, in Sardegna e in Puglia. La conclusione sarà un evento nazionale a Roma nel mese di giugno. Tutti gli appuntamenti aggiornati saranno pubblicati sul sito www.pattononautosufficienza.it e sulle pagine Facebook e Linkedin del comitato promotore.

Obiettivo principale della campagna territoriale è mettere a fuoco e condividere le priorità concrete incentrate sulla vita delle persone, attivando ascolto e conoscenza attraverso un confronto pubblico sui contenuti e sulle opportunità della riforma, a partire dai bisogni degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. Inoltre, l’iniziativa prevede il coinvolgimento e si apre al confronto regione per regione con le specifiche situazioni territoriali e le eventuali proposte da portare sul tavolo nazionale.
Attesa da un quarto di secolo, la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è stata introdotta in Italia con la Legge Delega n. 33/2023 e il successivo Decreto attuativo n. 29/2024. Il dibattito su questi atti, punti di forza e di debolezza è aperto, ma i contenuti della riforma sono ancora troppo poco noti rispetto alla rilevanza della materia. È soprattutto il passaggio dall’architettura normativa al reale impatto per migliorare la vita delle persone non autosufficienti che ha bisogno di un approccio pragmatico e coerente, nonché dell’apporto e della condivisione di tutti i portatori di interesse.
Il Patto mette a disposizione competenze scientifiche, esperienze, la voce dei diretti interessati in un contesto di ampia condivisione nell’interesse comune del miglioramento della qualità della vita delle persone non autosufficienti.
Credit: foto Olly su Pexels
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