Non profit

Il fundraising per le biblioteche passa per la comunità

di Massimo Coen Cagli

E’ nato www.biblioraising.it il primo sito dedicato alla raccolta fondi per le biblioteche di pubblica lettura.

E’ un momento di grande attenzione per il tema del fundraising per la cultura. Grazie anche al fatto che il Ministero dei Beni Culturali ha istituito l’Art Bonus e lo sta rilanciando con forza. Ma anche grazie al fatto che per gli italiani la cultura conta, nonostante una visione minimalista spesso prodotta dal mondo dell’informazione e dagli stessi operatori culturali. E conta non tanto come valore elitario ma come fattore essenziale del benessere sociale delle persone e della comunità nel complesso. Insomma la cultura come elemento del welfare.

E’ il caso quindi, quando si parla di fundriasing e cultura, di non pensare solo alle grandi opere d’arte, alle istituzioni culturali presitigiose e ai grandi eventi “festivi”, ma anche e soprattutto ai presidi “feriali” della cultura che in Italia, come in tutto il mondo, si chiamano biblioteche.

Le biblioteche sono una delle istituzioni più amate dagli italiani. Si fa presto a dire che oggi ne potremmo fare a meno – come spesso ripetono alcuni politici e amministratori poco lungimiranti. Proviamo a chiudere una biblioteca civica e poi vediamo se la comunità non si attiva per riaprirla! Come è successo qui, qui e qui per citare solo alcuni casi.  E lo stesso a volte vale per le librerie minori come nel caso recentemente successo nel quartiere Vomero a Napoli.

E proprio da un rinnovato rapporto con la comunità, passa la sostenibilità futura delle biblioteche, drasticamente coplite dai tagli dei fondi pubblici. Non è una questione di carità e neanche di “sovrattasse” per mantenere in vita un servizio in dismissione. In questi mesi , per motivi professionali, sono stato testimone in tante biblioteche civiche della propensione e dell’orientamento dei frequentatori a sostenere queste istituzioni. Mi è capitato più spesso di incontrare cittadini che chiedevano come sostenere la biblioteca (anche quando non veniva chiesto loro) di quanti invece declinavano la proposta di farlo.

E’ una questione di coraggio e di voglia da parte degli operatori delle biblioteche. Coraggio nel superare le tante remore culturali e psicologiche, e di voglia di metterci la faccia difronte ai frequentatori delle biblioteche. Chi ha trovato questo coraggio e questa voglia sta ottenendo ottimi risultati. Chi ha aperto le porte ad associazioni di amici e a circoli di lettori e al volotnariato civico sta ricostruendo un rapporto forte con una comunità che guarda con estremo favore al ruolo sociale delle biblioteche. Chi ha mosso la “macchina del fudnrising” vede già i risultati, come il Sistema bibliotecario dei Castelli Romani, il comune di Cavriago con il suo Multiplo, la Fondazione per Leggere del Sud Ovest Milanese.

E’ per questo che è nato in questi giorni il sito www.biblioraising.it. Un sito nato per iniziativa della Scuola di Roma fund-raising.it nell’ambito di un progetto promosso dal Centro per il Libro e la Lettura del Mibact e dall’ANCI e che sta coinvlgendo in Italia più di 50 biblioteche di 6 sistemi bibliotecari cittadini, provinciali e regionali, per fornire formazione, informazioni, strumenti operativi, e assistenza anche guardando allo strumento dell’art bonus. Ma anche un luogo dove creare condivisione e mutuo-aiuto tra i tanti bibliotecari già impegnati nella raccolta fondi.

E’ iniziata l’era del fundraising di comunità per le biblioteche.

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