Non profit

Il fund raising per curare la sanità di Alberto Masacci

Le tecniche e i professionisti della raccolta fondi possono inserirsi a pieno titolo nel sistema sanitario italiano. Anche per Asl e ospedali, sempre a corto di liquidità.

di Redazione

Il fund raising è l?insieme delle attività di un?organizzazione non profit finalizzate al reperimento delle risorse necessarie a raggiungere gli scopi dell?organizzazione. L?adozione di questo strumento strategico implica l?assunzione di un approccio professionale da parte dell?organizzazione. Questa è la ragione di una trattazione specifica del fund raising in riferimento all?ambito socio sanitario, con la consapevolezza che si tratta di uno scenario in evoluzione per tutti i suoi attori, pubblici e privati: i nostri destinatari non sono unicamente le quasi 30mila organizzazioni non profit (onp) operanti in ambito assistenziale e sanitario rilevate dall?Istat, ma si apre una strada innovativa per la parte pubblica statale del non profit operante in sanità, che mostra le potenzialità del fund raising come strumento di finanziamento per le aziende sanitarie. Attori e risorse in assistenza Alla luce dei cambiamenti in atto, la pratica del fund raising può essere uno strumento per reperire risorse per il sistema sanitario lungo due direzioni. La prima, forse la più difficile da recepire, è interna al sistema sanitario stesso, e coinvolge le aziende sanitarie che le recenti riforme hanno voluto avviare verso un?autonomia gestionale e imprenditoriale. Il fund raising potrebbe costituire per le aziende sanitarie un?occasione importante per l?assunzione di modalità organizzative nuove per raccogliere e investire risorse in funzione del soddisfacimento di un bisogno sociale, offrendo loro metodologia, strumenti e competenze specifici. Questa possibilità inizia oggi in Italia a essere percorsa: è possibile, per esempio, che una associazione avvii una campagna di raccolta fondi in sinergia con l?azienda ospedaliera in cui opera, mettendo in comune risorse umane e strumentali per il raggiungimento di obiettivi specifici dell?associazione, dei quali gioverà il servizio dell?azienda ospedaliera, come la realizzazione di una casa di accoglienza per i familiari dei pazienti. Il secondo versante riguarda le onp che assumono un ruolo significativo all?interno dei nostri sistemi sanitari, ai quali si impone la ricerca di modalità di controllo e di soddisfazione della domanda, che, lungi dal poter inseguire modelli ?efficientisti?, siano fondati sulla valorizzazione della relazione di cura. Basti pensare al ruolo svolto dalle associazioni all?interno dei reparti ospedalieri, in termini di contributo umano. Le onp hanno assunto un ruolo che deve essere mantenuto con consapevolezza, professionalità, e con la capacità di farsi portatrici di risorse in termini finanziari, umani e strumentali, di cui il sistema è sempre più scarso. Per entrambi questi soggetti, il fund raising è una possibilità concreta per introdurre, in un sistema in cui i problemi di spesa sono sempre più urgenti, dei meccanismi innovativi per il reperimento delle risorse, indirizzando la propria attività nei confronti una serie di potenziali erogatori: i privati cittadini, le fondazioni bancarie, le imprese, e valutando di volta in volta gli strumenti adeguati rispetto ai propri obiettivi e ai propri interlocutori. All?interno di questo panorama mi sembra opportuno portare l?attenzione su alcuni aspetti peculiari della raccolta fondi in ambito socio sanitario. Il primo riguarda il concetto di responsabilità sociale dei privati nei confronti dei bisogni della collettività, che diventa più pregnante nel caso di bisogni di salute e di cura: la collettività si è sempre assunta i rischi a essi correlati attraverso forme di assicurazione collettiva, sia di tipo mutualistico che statale. Il fund raising può offrire ulteriori strade per rispondere a questi bisogni. Il secondo punto riguarda le imprese che possono trovare in operazioni di marketing legato alla causa e in progetti che perseguono obiettivi di carattere socio sanitario, l?occasione per incidere in maniera socialmente responsabile all?interno del proprio contesto di riferimento e nei confronti dei propri consumatori, che sono anche gli stessi utenti dei servizi di assistenza socio-sanitaria. In quest?ambito una trattazione particolare meriterebbe il caso delle aziende farmaceutiche che potrebbero essere coinvolte in maniera etica e trasparente in operazioni di fund raising, acquistando nuova credibilità verso strutture sanitarie e consumatori, in nome di un interesse sociale. Il terzo punto riguarda il people raising, il reclutamento delle risorse umane, di volontari, che diviene un fattore di supporto alla cura sempre più determinante, a fronte della carenza di personale che lamenta il sistema, e della carenza di tempo che impedisce spesso ai familiari di dedicarsi al paziente. Queste sono solo alcune delle tappe di un percorso che farà assumere al fund raising un ruolo sempre più rilevante in ambito socio sanitario, un ruolo che, è importante sottolinearlo, questo strumento dovrà guadagnare con risultati tangibili, prima di tutto da parte dei pazienti, e con trasparenza e salvaguardia di un impegno etico nei confronti dell?intera collettività. Alberto Masacci docente The Fund Raising Schooll presidente Ass. italiana fundraiser


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