Economia

Il fondo pensione incentiva la Csr

Una legge pionieristica negli Usa

di Redazione

La responsabilità sociale o Csr può essere imposta per legge? In linea teorica la risposta è no, perché un comportamento socialmente responsabile si definisce tale quando va oltre le prescrizioni di legge. Se però si considera la possibilità non di imporre ma di favorire la diffusione di buone pratiche socialmente responsabili, disegnando un quadro normativo che le agevoli e magari arrivi ad incentivarle, allora le cose cambiano. Ed è proprio su questo terreno che in Italia si sono mosse negli ultimi anni non poche amministrazioni locali, che hanno inserito requisiti o criteri preferenziali di selezione in procedure legate all’affidamento di commesse o appalti pubblici, o quanto meno hanno messo a disposizione risorse per incentivare ad esempio la diffusione della certificazione sociale Sa8000, ambito in cui non a caso l’Italia è di gran lunga leader a livello mondiale.
Un esempio emblematico di come il legislatore possa svolgere un ruolo fondamentale in questo senso è arrivato di recente dagli Stati Uniti. E riguarda l’altra faccia della medaglia della Csr, cioè l’investimento socialmente responsabile (Sri) o finanza etica, che ovviamente contribuisce a definire l’agenda Csr delle imprese quotate valutandole appunto sulla base delle loro performance sociali e ambientali. È stato infatti avviato l’iter per l’introduzione di una legge (Federal employees responsible investment act, o Feria) che permetterebbe ai dipendenti pubblici federali di disporre di un’opzione in più, caratterizzata fortemente in senso socialmente responsabile, nel momento in cui devono scegliere i propri piani pensionistici).
In base alla legge, i dipendenti federali potranno decidere di investire i soldi che garantiranno le loro pensioni in linee di gestione che adottano criteri d’investimento sociali e ambientali. Il che significa, implicitamente ma non troppo, che a questi criteri si riconosce il merito di saper garantire la redditività dell’investimento nel lungo periodo. Tali linee di gestione prenderanno a riferimento per i loro investimenti un nuovo indice, denominato Cri (Corporate responsibility index), nel cui paniere saranno comprese le società quotate che, oltre a soddisfare rigorosi requisiti economico-finanziari, dimostreranno di possedere buone performance in termini di corporate governance, politiche ambientali, relazioni coi dipendenti, coinvolgimento nelle comunità entro le quali operano, sicurezza dei prodotti, rispetto dei diritti umani in ogni area nel mondo in cui sono attive.
Da segnalare che una norma del genere è già vigente, per i dipendenti statali, in quasi una ventina di Stati a stelle e strisce, fra cui California, Florida e Washington. Tra legge e responsabilità sociale, quindi, trovare un equilibrio si può.


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