Il Financial Times apre con Buttiglione descritto come…

Fuori dai circoli cattolici e conservatori e dal suo stesso piccolo partito, fino ai giorni scorsi, Rocco Buttiglione, ”difficilmente era una faccia familiare”. Adesso, dopo la bocciatura della sua nomina a commissario da parte di una commissione del Parlamento europeo, ”è diventato una delle persone di cui più si parla in Europa”. Il Financial Times di oggi dedica un ritratto al ”pio filosofo che ha fatto arrabbiare i liberali europei”: ”All’improvviso, il poliglotta Buttiglione, cattolico devoto e amante dei sigari, è finito al centro di una disputa sui valori europei”. Ma in realtà, sottolinea il quotidiano britannico, la polemica va al di là della sua visione della sessualità e del matrimonio: ”Da quando Silvio Berlusconi lo ha indicato come futuro commissario europeo, in sostituzione di Mario Monti, rispettato da tutti, sono emerse domande sulla sua idoneità per quell’incarico. Monti non aveva fatto mistero di voler restare alla Commissione. La nomina di Buttiglione è stata largamente interpretata come un tentativo di Berlusconi di superare la crisi nella sua coalizione di centrodestra, offrendo una carota all’Udc”. I problemi, osserva il Financial Times, sono aumentati quando il presidente designato della Commissione ha fatto sapere che intendeva attribuire il portafoglio della Giustizia a Buttiglione, incarico da ”molti considerato inopportuno, perche’ membro di un governo che ha approvato leggi destinate, nella loro visione, a liberare Berlusconi dalle sue molte battaglie con la giustizia”. Il ritratto del filosofo – che sul sito web della Commissione ”omette di citare i suoi legami” con l’American Enterprise Institute e con l’Ethics and Public Policy Center, due think tank di Washington dei neoconservatori americani – si chiude con il richiamo a una delle più famose frasi di Giulio Andreotti, ”il potere logora chi non ce l’ha”: ”Buttiglione potrebbe essere sul punto di scoprire la verità di questo aforisma”.