Volontariato

Il figlio della regina del foro e la ragazza di periferia

di Pasquale Coccia

La mamma di Luca è tornata due mesi dopo il nostro ultimo colloquio e mi dice che ha riflettuto su quello che le avevo detto: in effetti avevo visto bene. Luca manifestava una serie di comportamenti scorretti, che avevano esasperato gli insegnanti e i suoi compagni. A sua madre avevo detto che erano espressione di un’inquietudine interiore, che era il caso di parlarne e stargli più vicino, visto che per la sua attività forense è troppo presa tra lo studio di Milano e quello di Roma, e Luca ne ha risentito sul piano affettivo.
Lei ora vuole sapere se Luca è cambiato e se rischia la bocciatura. Sì, Luca è cambiato e può farcela, ma deve studiare sodo. La mamma tira un sospiro di sollievo e sta per alzarsi, quando si lascia andare a un dubbio: le docce di Luca si sono moltiplicate a dismisura e l’altro giorno è uscito prima per fare il tratto fino a scuola con un’amica. Lei e il marito si sono chiesti se non abbia una fidanzata. Sciolgo subito il dubbio: è fidanzato con Beatrice, 15 anni, sezione H. Sono stato io a chiedergli di andarla a prendere di buon mattino visto che alle 8 dovevamo essere sul campo di atletica di un paese dell’hinterland per le gare provinciali e Beatrice, velocista di prim’ordine, che abita all’estrema periferia di Milano, avrebbe dovuto percorrere a piedi un tratto poco raccomandabile.
Quel giorno Beatrice è stata insuperabile e Luca sull’onda dell’entusiasmo è arrivato primo nelle gare maschili: due medaglie d’oro. Prima di congedarci, la mamma di Luca mi chiede chi è questa ragazzina e se è meritevole di frequentare suo figlio. Può una delle voci più autorevoli del foro milanese accettare che una ragazza di periferia entri in casa sua? Speravo che mi ponesse quella domanda: le ho detto che Beatrice è bella, intelligente, la più brava della classe, curiosa, sensibile, e pure la studentessa più veloce della provincia. Una vera leader. La mamma di Luca si rilassa, può prendere l’aereo per Roma.

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