Cultura

Il dragone giamaicano

Un percorso inusuale, quello del giamaicano Keith Hudson: mentre i suoi coetanei di Kingston si scapicollavano per...

di Enrico Barbieri

Un percorso inusuale, quello del giamaicano Keith Hudson: mentre i suoi coetanei di Kingston si scapicollavano per incidere la hit dell?anno, lui scelse la via inversa. Giovanissimo, Keith dimostrò di avere un fiuto straordinario per i talenti reggae: produsse dj come Dennis Alcapone e cantanti come Delroy Wilson. Poi scoprì se stesso: nel 1974, registrò Flesh Of My Skin, Blood Of My Blood, un capolavoro in cui aprì al reggae la strada nuova di un dub a spirali, essenziale ma capace di insinuarsi nelle profondità dell?anima. Negli anni successivi, Keith tornò quindi in sala d?incisione, sempre con grandi risultati. Purtroppo solo fino al 1984, quando morì a New York. Ora la Trojan – a cui gli amanti della musica giamaicana saranno per sempre devoti – ripubblica Entering The Dragon, 1974: memorabile.Enrico Barbieri

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