Politica

Il Dpef per il prossimi 4 anni

Ecco il documento approvato dal Consiglio dei ministri che mercoledì arriverà in Aula

di Maurizio Regosa

Il file che trovate a sinistra (e che, cliccando, potete scaricarvi e leggere integralmente) è il Documento di programmazione economica e finanziaria per gli anni 2010-2013,« predisposto e presentato dal Ministro dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti» e approvato dal Consiglio dei ministri del 15 luglio. Il documento, che mercoledì arriverà in Aula, definisce il quadro di finanza pubblica per il prossimo quadriennio, indica i parametri economici essenziali, in particolare quelli relativi allo sviluppo del reddito e dell’occupazione, e le previsioni tendenziali, gli obiettivi di finanza pubblica.  

Tremonti prevede una contrazione pesante del Pil per il 2009 (in calo del 5,2%) e un incremento del rapporto deficit – Pil (che dovrebbe salire a 5,3) per poi ridiscendere al 5% nel 2010. Egualmente in crescita il debito dello Stato. Scommette invece sull’ effetto-fiducia e vede una crescita dello 0,5 per cento (dopo due anni negativi) e un ottimistico 2 per cento nel 2011. Quanto al tasso di occupazione dovrebbe stabilizzarsi nel 2009 a un 8,8%: si prevede salirà lievemente nel 2010 per poi ridursi, nel 2013, al 7,7%. Segnano invece il passo le entrare fiscali dei primi cinque mesi dell’ anno in corso: da gennaio a maggio 2009, una diminuzione del 3,4%.

Secondo l’economista Tito Boeri (lo ha scritto in un intervento sul quotidiano La Repubblica), «ci sono due cose importanti nel Dpef, un documento il cui fine è unicamente definire i margini entro cui dovrà operare la legge di bilancio per l’ anno successivo. Il primo dato è il numero sulla crescita prevista, cifra che anche i ministri più riottosi alle previsioni devono fornire. Il secondo dato è la differenza fra l’ indebitamento tendenziale, il saldo di bilancio previsto se il Governo non fa nulla, e l’ indebitamento programmatico, il saldo di bilancio che tiene conto delle misure che il Governo ha intenzione di introdurre nella manovra di bilancio. Questo scostamento misura l’ entità della politica economica del Governo. Bene, il primo numero dice che il prodotto interno lordo, dunque i redditi degli italiani, caleranno del 5,2 per cento nel 2009…  Il secondo dato è semplicemente zero: nel 2010 l’ indebitamento programmatico sarà esattamente uguale all’ indebitamento tendenziale».

 


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