Baby-lavoratori sui banchi. Vittime di un malinteso senso di concretezza dei loro genitori, 120 mila bambini italiani, suonata la campanella di fine-lezione, vanno a lavorare. Lo ha rivelato nei giorni scorsi il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, durante un?audizione alla commissione Lavoro della Camera. I minori in questione, oltre a frequentare le scuole, avrebbero infatti un lavoro pomeridiano o serale. Un dato che accomuna sorprendentemente aree povere e ricche d?Italia, Mezzogiorno e Nord-Est.
Accanto ai piccoli studenti-lavoratori, poi, un esercito di ?fuggitivi?: secondo il Censis sarebbero infatti 110 mila i ragazzini che lavorano senza andare a scuola.
La via d?uscita secondo Giuseppe Roma è il dialogo con le famiglie. Altrimenti, avverte il direttore del Censis, avremo entro pochi anni «una generazione di 30-40 enni che non avranno capacità di cambiare mestiere ed adattarsi ai mutamenti del mercato del lavoro».
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.