Cultura
Il docufilm “Tremenda voglia di vivere” conquista la critica
Il documentario che mostra la vita quotidiana dei ragazzi di don Mazzi a “La Mammoletta”, sede di Exodus sull’isola d’Elba, si aggiudica il Quarter-Finalist Award allo Swiff Film Festival e pochi giorni dopo, l’Heart International Italian Film Festival-Hiiff 2023 e sarà presto in distribuzione su Amazon Prime Video. Al concorso è stato presentato con il titolo "Terrific desire of life", in lingua originale sottotitolato in inglese
Non uno, ma ben due premi per il docu-film “Tremenda voglia di vivere” di Exodus. Il documentario, infatti, è stato premiato dal Swiff Student World Impact Film Festival con il Quarter-Finalist Award nella categoria Best Document. Dopo la comunicazione della nomination, domenica 25 giugno si è svolta la premiazione con la menzione onorevole nella sua categoria. Il concorso promosso da Swiff – un festival cinematografico internazionale senza scopo di lucro – ha visto la partecipazione di 120 Paesi in tutto il mondo e 13.868 proposte inviate, con una giuria di esperti tra i quali anche ragazzi giovanissimi. Della durata di 69 minuti, è stato presentato con il titolo inglese Terrific desire of life, ed è stato fruito in lingua originale con i sottotitoli in inglese.
Pochi giorni dopo, il 29 giugno, il film ha conquistato anche il primo posto come miglior documentario all’Hiiff – Heart International Italian Film Festival, festival del cinema indipendente dedicato al tema dell’anima.
Tremenda voglia di Vivere è un film di Massimo Alì, Francesco Matera e Lorenzo Scoles ed è stato girato a “La Mammoletta”, la Casa della Fondazione Exodus sull’isola d’Elba, dove vengono accolti i ragazzi con problemi di tossicodipendenza e disagio sociale. «Questo documentario racconta la storia di tanti giovani e adolescenti che accogliamo ogni giorno, da più di 30 anni, nella nostra casa, un progetto educativo nato da un'idea di don Antonio Mazzi» ricorda Marta Del Bono, responsabile Exodus Elba.
Attraverso il documentario si può seguire la vita quotidiana dei ragazzi e delle ragazze che vivono nella sede della Fondazione, e avere degli scorci delle attività che fanno parte del cammino di recupero, come la cura dell'orto, la preparazione del cibo per la comunità, ma anche le uscite in barca a vela, e la scrittura di un diario personale. La finalità del percorso educativo è sempre quella di prendersi cura dei giovani per offrire loro la possibilità di riprendere in mano la propria vita e reinserirsi nella società. Tra i ragazzi che hanno partecipato alle riprese: Sofia, Oleg, Dado, Ginevra, Andrea, Iron, Umberto, Lion, Cesare, Ludmilla, Simone e molti altri, oltre a Marta Del Bono e Stanislao Pecchioli, i due responsabili dell’quipe educativa.
In una nota si riportano alcuni dei commenti entusiasti della giuria di Swiff: "Un trionfo cinematografico che mette in mostra la capacità del regista di trasformare la propria visione creativa in realtà" – "L'attenzione alla continuità visiva è encomiabile, creando un'esperienza visiva coesa e visivamente soddisfacente" – "Un film splendidamente realizzato che dimostra il potere della narrazione e l'arte del cinema".
La vittoria, inoltre, consentirà un accesso speciale alla distribuzione del documentario su Amazon Prime Video.
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