Volontariato

Il dizionario della realt

Esce il numero 9 di Communitas. Dizionario in 40 voci, rivisitate da maestri del pensiero. Una piccola enciclopedia ad uso dell'uomo del terzo millenio. Da oggi abbonamenti e rinnovi online

di Sara De Carli

Avete mai pensato di avere in casa un dizionario le cui voci sono state stese da personaggi del calibro di Aldo Bonomi, Richard Sennet, Milo De Angelis, Gianfranco Ravasi, Paolo Rumiz e tanti altri nomi affidabili e famosi? Il nuovo numero di Communitas («Le parole e le cose, piccolo dizionario per il terzo millennio») si presenta proprio così: da amicizia a welfare 40 voci in ordine alfabetico che raccolgono le interviste pubblicate nel corso del 2005 nelle ultime due pagine di Vita. Sono dialoghi attorno a parole cruciali per il destino del nostro tempo. Parole spesso al centro di dispute ideologiche o identitarie; oppure parole stressate da un uso inflazionato che ha finito per svuotarle. Ogni voce è come un percorso. Si entra con degli apriori e si esce con parole che tornano ad essere vive ed usabili. Prendete la parola identità. Nel dizionario viene affrontata da Haim Bahrier, matematico psicoanalista, grande studioso del pensiero ebraico. Ma sulla stessa parola approda anche Ugo Morelli, docente a Trento e allievo di Foucault, chiamato in realtà a riempire la voce conflitto. Ebbene, le riflessioni, anzi i percorsi dei due pensatori approdano per strade diverse a una conclusione molto simile. «La presenza dell?altro ci costituisce e man mano ci completa. L?identità è qualcosa di evolutivo», dice Morelli. «L?identità vera è un?identità claudicante, cosciente della propria incompiutezza. Cioè cosciente di verificare ogni raggiungimento con gli altri», gli fa eco Haim Baharier. Così il percorso del dizionario di Communitas arriva a coniare un neologismo: quello di diventità. Una parola che meglio della sua origine esprime la struttura perennemente evolutiva di ogni identità. In questo modo le parole rivisitate nel profondo, disinnescano anche la portata di violenza che spesso gli viene riferita (e la parola identità in questo senso è in prima linea…). Ma il dizionario di Communitas si concede anche diversivi su voci che hanno occupato in poco tempo grande spazio nel nostro quotidiano. Come telefonino. È Maurizio Ferraris a esplorare questa voce diventata così popolare. E ad approdare anche lui a quest?idea: la parola è inadeguata. Il telefonino è personale. Èil nostro numero, ora portabile. È l?identità… Questo numero di Communitas viene regalato agli abbonati di Vita. Abbonati o rinnova online.
La notizia è che le sei settimane di promozione di Vita in edicola al prezzo di solo un euro sono terminate con lo scorso numero. La bella notizia è che da questo numero Vita non costerà più 2,30 euro (prezzo in vigore dal settembre 2001), ma soli 2 euro. Incredibile, ma vero, urlerebbero i venditori più scafati. Da parte nostra, più sommessamente, solo la sottolineatura di una scelta non facile ma che crediamo estremamente significativa: quella di scontare il prezzo di copertina del nostro settimanale del 14%. Una scelta che vuole rispondere all’esigenza di tanti nostri lettori alle prese con i sacrifici di un risicato budget personale e familiare, ed una scelta che vuole esprimere la nostra convinzione di come l’informazione, la buona informazione, debba essere considerata alla stregua di un bene primario. Nonostante il prezzo ridotto per gli acquirenti in edicola, gli abbonati, veri azionisti di un editore indipendente, continueranno ad usufruire di uno sconto del 25% sul prezzo edicola, i nuovi abbonati del 50%, oltre ai tanti vantaggi (l’invio di quaderni a loro riservati, l’invio di un numero l’anno gratuito di Communitas, l’accesso alle zone riservate del nostro sito, ect).

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