Famiglia
Il disagio dei commissari
Il vicepresidente Guidi promette:"Al primo posto,la salute", Athos De Luca rilancia:"Psicologi nelle scuole". Ma Caffo avverte: "Speriamo non siano le solite parole"
Dare voce al disagio evolutivo. Dalle pagine della sua ricerca il professor Levi ha lanciato una sfida a tutta la società e soprattutto al mondo della neuropsichiatria infantile. Ecco cosa ne pensano alcuni dei suoi più illustri rappresentanti. «Per anni la neuropsichiatria è stata considerata un po? come la Cenerentola delle scienze», racconta l?onorevole Antonio Guidi, neoeletto vice presidente della Commissione Infanzia, «Così oggi non posso che essere contento della ricerca del professor Levi, che presenta questa disciplina non solo come tappo per una barca che affonda, come rimedio a un disturbo già manifestatosi che in qualche modo ?dà fastidio? alla famiglia, ma anche come scienza preventiva. Come un mezzo per evitare che la barca si buchi e abbia bisogno di un tappo per non calare a picco». Come tecnico, tuttavia, avanza un suggerimento: «C?è il rischio che vengano trattati come neuropsichiatrici anche disturbi fisiologici che non possono e non hanno bisogno di essere ospedalizzati. Disturbi passeggeri, insomma, come la noia. E invece io rivendico il diritto a un po? di depressione, di svogliatezza e anche a un po? di autismo».
Quanto al suo compito in Commissione invece non ha dubbi, si opporrà strenuamente a interventi-spot che servono solo a placare le coscienze. Punta invece su progetti specifici che tutelino la salute dei bambini normali, combattano lo sfruttamento dei ?bambini ombra? vittime di ogni sorta di criminalità e portino alla chiusura degli istituti per handicappati e per bambini in attesa di adozione. Gli fa eco Ernesto Caffo, per cui non solo il disagio psichico infantile esiste, ma è in netto aumento. Secondo il presidente di Telefono Azzurro, per fermare le depressioni e i suicidi che colpisco soggetti sempre più giovani, bisogna decidere con precisione come e quanto investire sulle nuove generazioni.
«Finora in Italia ci siamo concentrati solo sulle conseguenze del disagio», spiega, «e molto poco sulla sua prevenzione. Per non parlare della scarsa qualificazione dei professionisti che operano con i bambini: abbiamo moltissimi operatori ma non ci occupiamo di tenerli aggiornati». Cosa si aspetta dunque dalla Commissione Infanzia? «Che guardi un po? di più all?estero e tenga nella dovuta considerazione l?aspetto scientifico, medico e psicologico del disagio oltre che quello sociale. E poi che traduca finalmente in fatti tante belle parole. Prima fra tutte, la prevenzione». Cosa risponde la Commissione, che per la verità non si è ancora costituita? A parlare è il suo segretario, il senatore Athos De Luca. «Il disagio psicologico e sociale caratterizza sempre più l?età evolutiva. Ritengo che la scuola, in ogni ordine e grado, sia un luogo privilegiato per affrontarlo. Per questo motivo a giugno ho presentato alla presidenza un disegno di legge per l?istituzione di psicologi consulenti negli istituti scolastici. Ossia di una ?figura di riferimento? con cui affrontare i momenti critici del percorso evolutivo, a disposizione e dei ragazzi, delle loro famiglie, del personale docente e dei capi di istituto. Ma anche un consulente qualificato che invii presso i presidi sociosanitari presenti sul territorio i giovani che presentano problematiche non gestibili all?interno della scuola».
Così nel Lazio
Nessun problema:92-94%
Problemi non seri:4-6%
Disturbi importanti:2%
Soggetti con maggiori problemi:maschi
Campione:5000 bambini tra i 4 e i14 anni
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