Sostenibilità

Il design non spreca più niente

Nell’arredamento il made in Italy è secondo al mondo, con un volume d’affari in crescita. Il segreto? Il design, ma anche l’aver scommesso su un binomio tutto sociale.

di Christian Benna

Non solo design e alta moda. La casa si veste di verde e di soluzioni per l?abitare accessibile. La ricetta vincente del made in Italy che arreda appartamenti in mezzo mondo è tutta nel segno del bello e soprattutto del sostenibile. Al Salone del mobile di Milano è il trionfo delle pmi, imprese piccole ma con lunghe antenne per capire come gira il mercato. È la vittoria di 77mila imprese attive, che i guru dell?economia avevano condannato alla morte prematura perché troppo piccole e che, invece, forti di 420mila lavoratori, sfornano mobili per 40 miliardi di fatturato (in crescita del 4,5%). Di questi, ben 13,7 miliardi (+8%) finiscono per arredare le case oltre frontiere.

Chi produce di più al mondo è la Cina. E si sa a quali costi. Ma il made in Italy svetta al secondo posto: senza colossi del mobile in vetrina, ma con idee all?avanguardia. Per rendersene conto basta girare attorno alla fiera, al ?fuorisalone?, dove sono spuntati come funghi gli eventi sostenibili: come il Green Energy Design e Best Up, il bello equo e compatibile con la campagna più riciclo e meno CO2. Ma anche in fiera il mobile fa rima con ecoimpegno. Scavolini ha in catalogo un intero comparto, l?Utility System, il primo sistema di elementi per cucine ad elevata accessibilità, pensate appositamente per disabili. Così anche Snaidero, oltre all?impegno per il sociale con la fondazione omomina, ha in produzione Skyline_lab, una cucina nata per accrescere l?autonomia e l?indipendenza delle persone disabili. E poi c?è Mario Saviola, l?inventore del pannello di legno ecologico, interamente riciclato, che fornisce l?industria del mobile con prodotti al 100% recuperati. Un business verde che vale più di 700 milioni di ricavi.

Anche Beghelli, uno dei principi dell?illuminazione, è della partita. E allarga il suo raggio d?azione sull?illuminazione verde con l?albero dell?energia, una struttura in legno che utilizza energia solare e geotermica. Luci ecocompatibili anche per iGuzzini, i cui apparecchi sono dotati di tecnologie in grado di ridurre i consumi. Indesit Company, per parte sua, espone il meglio della tecnologia ecofriendly degli elettrodomestici di ultima generazione: la nuova lavasciuga Aqualtis, l?innovativo frigorifero quattro porte Quadrio e le cucine con cotture automatiche. E Marzorati Rocchetti spa ha creato una ?linea? ispirata a disegni di ragazzi disabili della Fondazione Diamante di Lugano.

DA QUI’ ALL’EXPO

  • un?idea di milano

Ci sono pochi dubbi: per capire Milano bisogna frequentarla nella settimana del Salone del mobile. Non per il business che gira, né per l?eccitazione mondana. Il Salone porta a galla l?anima vera della città, che è un mix di grande competenza tecnico-artigianale, di marketing e di gusto estetico. Il tutto si traduce in una città vitale, capace di consacrare talenti, di fornire posti di lavoro ambiti come quelli che hanno a che fare con la creatività. Questa ricchezza si alimenta del mercato, ma ha bisogno anche di vere scuole, di luoghi di formazione che a Milano mancano. Se l?Expo 2015 è un investimento per il futuro, non si può prescindere da questo.


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