Formazione

Il decreto scuola è legge

Investimenti sulla scuola, 26mila insegnanti di sostegno, soldi per il wireless e per i trasporti, apertura a materiale didattico digitale fai da te

di Redazione

«Questo decreto istruzione, come ho detto, non è epocale, non è rivoluzionario, affronta tanti temi. Abbiamo cercato di dare una risposta agli insegnanti, a partire dagli insegnanti di sostegno, alla pianificazione e alla programmazione triennale sui posti vacanti e disponibili, ben sapendo che serve sicuramente affrontare il tema del reclutamento degli insegnanti con una nuova riforma che arrivi a regime a risolvere la stratificazione normativa e le tante ingiustizie che sono state compiute in questo settore; ma per fare questo servono tempo, riflessione e discussione. Inoltre, abbiamo affrontato il tema degli studenti introducendo per la prima volta il capitolo del welfare studentesco, riguardante alcune spese che stanno incidendo moltissimo sul costo dell'istruzione per le famiglie: tra queste vi sono le spese di trasporto regionale nelle scuole secondarie, perché il costo del trasporto per motivi di studio all'interno della provincia, da una cittadina ad un'altra e da un comune all'altro, sta diventando enorme.Vi ricordo inoltre che il decreto affronta anche il tema del diritto allo studio, grazie all'individuazione di una posta che sicuramente non copre tutte le esigenze: sono solo 100 milioni di euro, ma sono risorse stabili e permanenti che questo decreto assegna al diritto allo studio. Quando sono arrivata al Ministero ho trovato soltanto 14 milioni sul 2014 per il diritto allo studio e ho cercato d'inserire questi 100 milioni in modo permanente»: così il ministro Maria Chiara Carrozza ha presentato il decreto scuola oggi definitivamente cocertito in legge dal Parlamento.

Il Ministro si è impegnata ad affrontare tre temi che restano fuori da questo decreto: la riforma del reclutamento degli insegnanti nel segno della valorizzazione del merito; il superamento del blocco del turn over e una revisione dei criteri di finanziamento delle università ispirata ai principi della coesione territoriale; la formazione dei giovani medici e l'accesso alle scuole di specializzazione.

Tra le conferme quindi resta l’assunzione di 26mila docenti di sostegno a tempo indeterminato, con l’unificazione della quattro aree oggi previste per gli insegnanti di sostegno della scuola secondaria e la garanzia che dal 2015/16 il riparto dei posti di sostegno avverrà secondo una percentuale uguale tra le Regioni. Stanziati 10 milioni per la formazione obbligatoria dei docenti, punto su cui c’era stata aspra discussione: la norma punta a un rafforzamento delle competenze digitali degli insegnanti, la loro preparazione nel lavoro con studenti in aree ad alto rischio socio educativo, sulla formazione in materia di percorsi scuola-lavoro. A questo proposito il decreto prevede che ai fini dell’implementazione del sistema di alternanza scuola- avoro, delle attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sarà adottato un regolamento concernente la definizione dei diritti e dei doveri degli studenti dell’ultimo bien-nio della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione, regolamento in cui tuttavia dovrebbero rientrare molti degli emendamenti presentati in materia di alternanza, su cui il ministro Carrozza si era impegnato pubblicamente a Cernobbio (tra gli altri anche l’emendamento che valorizza esplicitamente la formazione in assetto lavorativo e consente alle scuole di vendere i beni e i servizi attorno a cui si impernia l’attività didattica).

In arrivo anche 15 milioni per le spese di trasporto degli studenti più meritevoli, in particolare quelli con disabilità, novità nell’assunzione dei dirigenti, che saranno ora selezionati attraverso un corso-concorso annuale di formazione alla Scuola Nazioanale dell’Amministrazione. Il dibattito si è acceso su un ordine del giorno del PdL, riguardante l'opportunità di finanziamenti aggiuntivi per la connettività wireless alle istituzioni scolastiche paritarie, accolto dal Sottosegretario Galletti. Quanto agli ebook e ai libri digitali, dal 2014/15 le scuole potranno elaborare materiale didattico digitale da usare come libro di testo (che diventa facoltativo): l’opera didattica multimediale dovrà essere registrata con licenza che consente la condivisione e la distribuzione gratuita e dovrà essere inviata al Miur, che la renderà disponibile per tutte le scuole.  

 

 

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