Non profit
Il decalogo anti-smog dell’assessore Landi
Traffico chiuso, genitori antsmog sul piede di guerra: ecco la posizione di Landi Di Chiavenna sul tema
Mentre i Genitori Antismog e le associazioni ambientaiste si preparano a scendere in piazza, sabato prossimo, per una manifestazione contro l’inquinamento a Palazzo Marino, la città di Milano alza bandiera bianca e blocca il traffico, domenica prossima. Di fronte a venti giorni consecutivi oltre la soglia limite non c’erano alternative. E alle famiglie allarmate di fronte alle notizie relative all’aumento di casi di malattie respiratorie e patologie tumorali legate all’inquinamento, l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna decide di rispondere con un decalogo di comportamenti per difendersi dallo smog.
“Come Assessore alla Salute sottolineo l’importanza di dover prestare la massima attenzione al problema dell’inquinamento, ma sono vivamente preoccupato per la campagna stampa che occupa le pagine dei giornali in questi giorni”. Così l’assessore, che continua: “Non possiamo sottovalutare o minimizzare gli effetti dell’inquinamento anche se non ritengo sia corretto insistere sulla correlazione allarmistica tra inquinamento e patologie respiratorie. Non c’è un particolare allarme o un incremento esponenziale per i livelli di particolato sottile e altri inquinanti atmosferici”.
“Il numero dei ricoveri ospedalieri – ha spiegato l’assessore – che appare citato su alcune testate va letto in modo corretto, perchè nelle percentuali di ricovero per tumore, compresi quelli ematici, rientrano per esempio anche casi di cittadini non residenti in Lombardia che raggiungono Milano per trovarvi cure e centri di eccellenza nazionale che quindi andrebbero scorporati dal totale. Le criticità poste all’attenzione dell’opinione pubblica inoltre dipendono, invariabilmente, dalle condizioni geografiche e ambientali della nostra città e non ultimo dalle malattie stagionali, come le influenze. Le soluzioni da intraprendere sono peraltro necessarie, impellenti ancorchè complesse e non è immaginabile pensare ad una seria politica di contenimento in assenza del concorso operoso di tutti gli attori in campo: Istituzioni, Associazioni di categoria, mondo delle imprese e cittadini”.
“So per certo che da parte dei rappresentanti del commercio – ha sottolineato Landi di Chiavenna – vi è la massima disponibilità a sostenere provvedimenti anche ‘drastici’ che poi devono essere sostenuti dalla collettività che quindi deve farsi carico della propria responsabilità individuale ad attuare comportamenti il più possibile meno inquinanti. Mi sento dunque di indicare un insieme di utili consigli che ogni cittadino e famiglia dovrebbe mettere in pratica per senso civico, poiché la non responsabilità individuale si somma alla non responsabilità collettiva con gravi conseguenze per tutti:
- usare il meno possibile l’autovettura per lo shopping e la spesa;
- non trasportare i bambini piccoli in passeggino, bensì in zainetti o marsupi per non farli respirare ad altezza scarico;
- curare la perfetta tenuta degli infissi domestici;
- cambiare spesso i filtri dei condizionatori delle abitazioni e delle automobili, persino più spesso di quanto consigliato dai manuali di manutenzione;
- utilizzare week end e festività per frequentare maggiormente aree verdi e favorire l’ossigenazione del sangue, perché il danno da inquinanti è sommatorio (due giorni di sottrazione sono l’opposto di due giorni di esposizione);
- privilegiare una guida a velocità costante con poche frenate brusche, spegnendo il motore durante le soste prolungate e avviando il ricircolo d’aria interno;
- ricordare che il limite di legge per la temperatura del riscaldamento domestico è di 22° ma che la temperatura ottimale per ridurre l’impatto dell’inquinamento non deve superrare i 20°. Indossare adeguati indumenti di lana trattenendo così il calore corporeo;
- avere un’alimentazione ricca di antiossidanti, frutta e verdura 5 volte al giorno, spremute fresche di arance, frutta rossa (mirtilli, lamponi, fragole) e insalate (radicchio, pomodori);
- circondarsi di piante antinquinamento: gerbere, sansevieria, filodendri, tronchetti della felicità, ma anche dracena compacta che assorbe il 30% di benzene, il 47% di formaldeide e il 10% di tricloroetilene; dracena marginata che assorbe il 79% di benzene e il 13% di tricloroetilene; l’edera che assorbe il 90% di benzene e il 10% di tricloroetilene; il Ficus benjamin che assorbe il 50% di benzene e di formaldeide e il 10% di tricloroetilene o lo spatifillum che assorbe l’60% di benzene e il 20% di tricloroetilene;
- non fumare nella propria abitazione perché ciò comporta inquinamento ambientale, fumo passivo e frequente aerazione delle stanze con conseguente necessità di alzare il riscaldamento”.
“A questo proposito – ha concluso l’assessore – ribadisco l’impegno dell’Assessorato alla Salute nella lotta contro il tabagismo, tanto che a questo punto risulta ancor più attuale e impellente la mia proposta di vietare il fumo nei parchi limitando la funzione naturale delle piante che hanno la capacità di catturare grosse quantità di anidride carbonica e, attraverso il processo della fotosintesi, rilasciare altrettante quantità di ossigeno nell’atmosfera. Ossigeno ‘mangiato’ dal fumo di sigaretta che bruciando sprigiona migliaia di sostanze nocive, fino a 250 microgrammi di PM10 (polveri sottili), cinque volte il limite massimo previsto dall’Unione europea. Inoltre fumare equivale ad attaccarsi al tubo di scappamento di un veicolo a benzina e ingerire emissioni inquinanti. Senza contare che il fumo peggiora i guai causati dallo smog: irrita le mucose, facilitando l’ingresso di sostanze nocive nei polmoni”.
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