La settimana parlamentare
Il ddl per lo sviluppo delle zone montane? Non dimentichi il Terzo settore
Al voto in Senato il disegno di legge sulle aree interne del nostro Paese che manca però di un riferimento alla dimensione comunitaria. A Palazzo Madama si discuterà anche la relazione intermedia della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza o sfruttamento dei lavoratori. Alla Camera si apre il dibattito sulle diverse proposte che puntano a favorire la riduzione dell’orario di lavoro
Alla Camera si aprirà il dibattito sui ddl 2067 , ddl 142 , ddl 1000 e ddl 1505 “Disposizioni per favorire la riduzione dell’orario di lavoro”. Mentre al Senato si voterà il ddl 1054 (e connessi) “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”, e si discuterà la Relazione intermedia sull’attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle “condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” Doc. XXII-bis, n. 1 .
Propongo alla vostra attenzione il disegno di legge sulle zone montane presentato dal ministero per gli Affari regionali e le autonomie. Un testo che prende l’abbrivio dall’articolo 44, secondo comma, della Carta costituzionale che recita “la legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane”.
Il ddl è interessante perché si inserisce nel vasto dibattito in corso da anni sul valore strategico delle aree interne per il futuro del nostro Paese. Aree che al momento rischiano un declino demografico drammatico accompagnato da quello economico e sociale e, da non sottovalutare, da una crisi ambientale che rischia di farsi irreversibile e di incidere pesantemente su tutto il restante territorio nazionale. Parliamo di aree interne che possono apparirci marginali, ma che in realtà occupano circa la metà dei 302mila km² del territorio nazionale, parliamo del 49%.
L’attuale normativa, pur essendosi dimostrata valida nel suo impianto generale, risulta inadeguata a innescare significativi meccanismi di sviluppo ad alto impatto sociale dei territori montani.
L’obiettivo principale della proposta di legge è ridurre la condizione di svantaggio di coloro che vivono in queste aree: sostegno alle attività produttive per fronteggiare lo spopolamento, e avere garantiti tutti i servizi essenziali, in primis sanità e scuola, in condizioni di parità con chi risiede nelle altre aree del territorio nazionale. Sono previste agevolazioni fiscali alle imprese, norme per mantenere operatori stabili nei settori essenziali di scuole e sanità, incentivi per l’occupazione mediante forme di lavoro agile, il miglioramento dei servizi di comunicazione, la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico.
Il testo di legge è composto da 23 articoli suddivisi in sei Capi. Particolarmente significativi sono quelli dedicati alla sanità e alla scuola, ai servizi di telefonia mobile e di accesso alla banda larga, alle agevolazione per gli agricoltori e silvicoltori, alle deroghe sui requisiti igienico sanitari ordinari per i Rifugi, alle professioni della montagna.
Nel complesso un impianto normativo condivisibile.
Mi permetto alcune brevi annotazioni critiche che spero siano un suggerimento per migliorare il testo. Manca un riferimento più convincente alla dimensione comunitaria: il testo non coglie le dinamiche di innovazione in atto in molte aree interne del Paese. Mi riferisco all’esperienza di molte Pro loco che hanno riconquistato un ruolo significativo nell’animazione culturale dei territori, alle imprese di comunità che hanno mantenuto in vita pezzi di economia civile, agli spazi parrocchiali sempre più abbandonati a se stessi.
Se agli incentivi doverosi alle piccole e micro imprese della montagna aggiungiamo i sostegni al Terzo settore che produce comunità, davvero le aree interne e montane possono diventare luoghi di sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo e di governance dei territori. Le realtà oggi meno strutturate e vincolate, apparentemente marginali, sono potenzialmente le più propense al cambiamento se i soggetti che ne fanno parte sono sostenuti e riconosciuti. Una puntura di spillo: una legge così articolata e ampia non può agire senza fondi adeguati, che ahimè non sono previsti nel testo.
Alcune brevi considerazioni sulla Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia. È un testo breve differente dallo schema utilizzato da altre commissioni di inchiesta. Non si sofferma sull’analisi dei dati, sulle cause che fanno del nostro Paese tra i peggiori per incidenti e morti sul lavoro. Dati già ampiamente proposti da Istat e Inail.
La Commissione si propone due obiettivi: individuare modelli positivi di governo del sistema della prevenzione e della sicurezza sul lavoro, ovviamente complesso per il coinvolgimento dei tanti soggetti, per individuare modelli e pratiche imitative adattabili in altri contesti o settori imprenditoriali.
Secondo obiettivo, la promozione di una cultura della sicurezza non gestita dall’alto verso il basso con norme e decreti più o meno efficaci, ma secondo una linea orizzontale che coinvolge i lavoratori, gli imprenditori e i formatori, fino a coinvolgere tutta la società tutta. Sarà interessante leggere la prossima relazione.
Di seguito i disegni di legge incardinati nelle Commissioni parlamentari di questa settimana che hanno un’attinenza e una risonanza con i temi più a noi cari.
Sociale e Terzo settore
ddl 2088 Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali.
ddl 972 Misure per sensibilizzare i consumatori all’adozione di condotte virtuose orientate alla riduzione dello spreco alimentare.
ddl 28 Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante.
ddl 992 Attuazione dell’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportiva.
ddl 972, ddl 1145 e ddl 1167 Riduzione dello spreco alimentare.
Ambiente e Territorio
Atto n. 187 Schema di decreto legislativo recante disciplina in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
ddl 948 e ddl 1084 Modifiche alla legge quadro sulle aree protette
ddl 1272 d-l 153/2024 – Tutela ambientale.
ddl 29, ddl 42, ddl 761, ddl 863, ddl 903, ddl 1028, ddl 1122 e ddl 1131 Rigenerazione urbana.
ddl 1054, 276 e 396-A Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane.
ddl 837 Edilizia residenziale pubblica.
AG 187 Disciplina in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
ddl 1272 d-l 153/2024 – Tutela ambientale.
ddl 1003 Vincolo paesaggistico per i comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti.
Salute e sanità
ddl 1208 Disposizioni in materia di terapie digitali.
ddl 65–104–124–570–1083 Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita.
ddl 1256 (d.l. 137/24 – Norme per il contrasto alla violenza nei confronti del personale sanitario.
ddl 1241 Prestazioni sanitarie.
ddl 483 Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative.
ddl 623 Celiachia.
ddl 898 Disposizioni per la tutela delle persone affette da epilessia.
ddl 990 Disturbi del comportamento alimentare.
ddl 1043 Norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
ddl 647–739 Inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico.
ddl 483 Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative.
ddl 246–400–485–546–594–601–603–946–1023 Disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante.
Lavoro
ddl 1264 Disposizioni in materia di lavoro, approvato dalla Camera dei deputati.
ddl 1146 Intelligenza artificiale.
ddl 672 Semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale.
dl 956–957 approvato dalla Camera dei deputati e ddl 1237 Disposizioni in materia di salario minimo.
ddl 1101 Sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali.
Affari istituzionali
ddl 1236 Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, approvato dalla Camera dei deputati.
ddl 2, 21, 131 e 918 Norme in materia di attribuzione del cognome ai figli.
ddl 552 Commissione verifica statuti partiti politici.
ddl 57, ddl 203, ddl 313, ddl 367, ddl 417, ddl 443, ddl 459, ddl 490 e ddl 556 Disposizioni in materia di elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci.
ddl 787 Esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella di residenza,approvato dalla Camera dei deputati.
ddl 1274 Conversione in legge del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, recante misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali.
Infanzia e istruzione
ddl 404 Sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci.
ddl 314 Compartecipazione Stato spese per minori in comunità o istituti.
dl 492 Scuole dell’infanzia a indirizzo musicale.
ddl 1136 Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale.
ddl 180 e ddl 1041 Alunni con alto potenziale cognitivo.
Europa e internazionale
ddl 1258 e Doc. LXXXVI n. 2 Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2024 e Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2024.
Cultura
ddl 413 Produzione e vendita del pane.
ddl 507 Sulla promozione della memoria dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia.
ddl 568 Promozione e tutela della danza.
ddl 970 Regolamentazione delle competizioni videoludiche.
ddl 279 e ddl 503 Sostegno alle associazioni musicali amatoriali.
In apertura photo by Emin Huric on Unsplash
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