Economia
Il crowdfunding protagonista del Salone della Csr
Alla quarta edizione l'evento italiano sulla responsabilità sociale ha visto protagonista il personal fundraising. Ne hanno parlato Ivana Pais, docente di sociologia economica presso l’Università Cattolica di Milano insieme a Rete del Dono, Axa, Cushman & Wakefield e Pfizer
Sono oltre 140 le organizzazioni che partecipano a “Il Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale”, all’Università Bocconi di Milano. Per il quarto anno consecutivo, l'evento italiano sulla responsabilità sociale e la sostenibilità delle imprese invita i player del mercato a confrontarsi sul presente e il futuro della Corporate Social Responsibility.
Rete del Dono, la piattaforma di crowdfunding e personal fundraising che raccoglie donazioni a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit, partecipa per la terza volta dando vita ad un dibattito sullo status del crowdfunding in Italia e sulle esperienze aziendali che vedono sempre più imprese attivarsi con raccolte fondi su Rete del Dono.
Le filiali italiane di Axa, Cushman & Wakefield e Pfizer sono le protagoniste dell’incontro moderato da Ivana Pais, docente di sociologia economica presso l’Università Cattolica di Milano.
«Oggi la volontà di coinvolgere gli stakeholder, il bisogno di fare team building e le emergenze umanitarie sembrano essere tre i driver principali che spingono l’azienda ad attivarsi», commenta Valeria Vitali, fondatrice di Rete del Dono insieme a Anna Siccardi nel 2011.
«La raccolta fondi spinta dalle aziende riveste una parte sempre più importante di Rete del Dono, un fenomeno che si sta affermando anche in Italia. Il coinvolgimento attivo dei dipendenti in iniziative solidali sta infatti entrando a pieno titolo nelle strategie di CSR aziendale. Per il momento, in Italia, sono gli eventi sportivi che trainano le iniziative solidali di team building aziendale, ma sono tante le aziende che decidono di replicare il meccanismo anche in altri contesti».
L'incontro al Salone della Csr in Bocconi a Milano
Un progetto che esula dallo sport e si è distinto per il coinvolgimento degli stakeholder è Axa Cuori in Agenzia, promosso da Axa Cuori in Azione, l’associazione di volontariato interna ad Axa e che dal 2000 è attiva nella promozione di progetti di utilità sociale. Axa Cuori in Agenzia ha visto coinvolti in prima linea gli agenti Axa sul territorio non solo nella raccolta fondi, ma anche in fase progettuale. L’azienda ha contribuito al cofinanziamento dei dieci migliori progetti, con un contributo pari al 50% dell’obiettivo, mentre gli agenti ci hanno messo la faccia, donando e invitando il proprio network a contribuire alla realizzazione del progetto con una donazione
Il team building è uno dei motori che spinge l’azienda a partecipare agli eventi sportivi, coinvolgendo i dipendenti nella sfida sportiva e invitandoli ad associarvi la sfida solidale.
Così hanno fatto Cushman & Wakefield e Pfizer che, come tante altre aziende, hanno partecipato a Milano Marathon 2016, correndo per una buona causa e raccogliendo fondi a favore di AGPD e Dynamo Camp.
Tutto ciò grazie esclusivamente al contributo dei dipendenti che hanno donato e invitato i propri amici a fare lo stesso.
Il capitolo Emergenze merita ovviamente un discorso a parte, che difficilmente può essere pianificato ed è per sua natura più estemporaneo. Ma sempre di più, quando si verificano questi eventi, le aziende desiderano attivarsi e attivare il network, italiano e/o straniero e dare loro stesse un contributo aziendale, spesso raddoppiando il raccolto dei dipendenti.
A tutti gli effetti la formula del crowdfunding come strumento di CSR è aggregante ed entusiasmante e permette di coinvolgere l’intera azienda nella comune e partecipe realizzazione di un progetto di solidarietà a sostegno della comunità in cui vive e non solo.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.