Cultura
Il Corano non prevede lapidazioni
Così il leader libico alle 200 ragazze durante la lezione sull'Islam. Intanto, però, Sakineh rischia la vita in Iran
Annegato fra i commenti, le critiche e gli elogi che politica e giornali hanno offerto sulla visita di Gheddafi in Italia, un piccolo, ma importante scoop ha fatto capolino oggi fra le righe di La Repubblica.
Sara Grattoggi, velina islamica infiltrata tra le 200 ragazze assoldate per ascoltare la seconda lection magistralis del rais, ce lo fa sapere così: «Dopo l’introduzione, il Colonnello si concede una parentesi sull’attualità, prendendo le distanze dalla condanna a morte dell’iraniana Sakineh Mohammadi Ashtiani e sottolineando come “il Corano non preveda la lapidazione”».
Ecco fatto, una notizia vera e propria, che non ha trovato ancora degno risalto nella rassegna stampa di oggi e che vale la pena ribadire. E ribadire. Ma adesso, vaglielo a spiegare a Mahmud Ahmadinejad, presidente dell’Iran che il suo collega libico, maestro di vita islamica (a pagamento) gli ha praticamente dato dell’eretico. Ma soprattutto, lo si spieghi a Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna condannata alla lapidazione per adulterio in Iran, che rischia la vita per qualcosa che nemmeno è scritto nel testo più sacro all’Islam, ma per chissà quale necessità culturale e politica.
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