Cultura

il controcanto della Bocconi

Editoria. Prima tappa nel mondo delle University press

di Carmen Morrone

È un?University press come quella delle università inglesi di Oxford e Cambridge e delle americane Princeton e Harvad. Università Bocconi editori è nata nel 2000, da una costola di Egea, il sistema editoriale dell?università fondato nel 1902 da Ferdinando Bocconi. «Egea», spiega il direttore Gianluigi Mariani, «nasce 15 anni fa per diffondere i contenuti scientifici e culturali elaborati in ambito accademico e per offrire al mondo delle professioni strumenti efficaci di approfondimento e aggiornamento». In questi anni ha pubblicato più di 600 titoli, articolati in tre filoni: quello rivolto al mondo delle professioni, quello della didattica destinato allo studio e quello di alta divulgazione. Risale invece a cinque anni fa la scelta di aprire anche il marchio editoriale Università Bocconi editore sul modello delle University press di stampo anglosassone. Università Bocconi editore si propone infatti di raggiungere lettori che non frequentano più l?università, ma che vogliono tenersi al corrente del dibattito sulle grandi questioni di geopolitica e di sociologia. Studium: Come scegliete gli autori? Gianluigi Mariani: La bravura di un editore è quella di individuare gli studiosi che interpretano ricerche e attese in un tempo in cui non è facile orientarsi. Le nostre scelte sono controcorrente, vogliamo mettere nel dibattito socio-culturale temi trascurati nella letteratura e nella saggistica italiane. Studium: Cominciano ad esserci altre University press, temete la concorrenza? Mariani: Per fortuna che ci sono. È un fenomeno in crescita da un punto di vista quantitativo e qualitativo. La concorrenza per noi è molto positiva, poiché ci spinge a stare molto attenti al mercato. Il che non vuol dire solo profitto, ma saper cogliere le esigenze dei lettori. Noi di fronte a una scelta editoriale ci chiediamo: la gente ha davvero bisogno di leggere questo scritto? Studium: La riforma universitaria del 3+2 ha moltiplicato i corsi di laurea e quindi anche i testi, un evento positivo per voi? Mariani: Sono cresciute le difficoltà. Il triennio cerca di condurre a una formazione di base, che però è poco coerente con il modo italiano ed europeo d?insegnare, caratterizzato da una visione storica e critica. Il biennio intende fornire una specializzazione non sempre ben determinata. In questo contesto è difficile preparare dei testi adeguati. Oggi, in previsione della nuova riforma, gli editori si stanno attrezzando per trovare un equilibrio tra un vero e proprio libro di testo per corso universitario e quello che è poco più che una dispensa. Studium: Quali sono i rapporti tra Università Bocconi editore e ateneo? Mariani: Possiamo dire che Egea e quindi Università Bocconi editore sono indipendenti rispetto all?ateneo. Possiamo avvalerci del fermento culturale dell?ateneo e contemporaneamente attingiamo ad autori esterni alla Bocconi. Ciò ha permesso di aprirci a temi non solo economici. E questo sta aiutando il mondo accademico a evitare il rischio di un certo inaridimento spesso insito nella specializzazione.


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