Riaffermare i valori cosiddetti “non negoziabili” sul piano etico, morale e giuridico-istituzionale: dalla sacralità del diritto alla vita negato a quanti – troppi e sempre di più – ancora oggi muoiono di fame, alla questione occupazionale e alla dignità del lavoro nel Sud e nel Nord del mondo, alla salvaguardia del diritto alla “sovranità alimentare” da garantirsi a tutte le comunità. Sono alcuni dei punti approfonditi nel contributo Focsiv alla riflessione in vista della 46° Settimana Sociale dei cattolici italiani, da oggi disponibile sul sito www.settimanesociali.it e redatto a seguito del seminario “Per un’agenda di speranza: agricoltura, clima e nuove povertà” promosso da Focsiv e Coldiretti il 16 aprile.
In particolare nel documento si sottolinea come sia un errore considerare certe problematiche solo in un’ottica dei Paesi poveri del Sud del mondo. Infatti, “se per questi la situazione rasenta la disperazione – si legge nel documento – non di meno assume dimensioni e toni drammatici anche nelle nostre economie industrializzate” dove sempre di più si devono fare i conti con le conseguenze che derivano dalla “chiusura di centinaia di piccole aziende agricole in Italia e in Europa”.
Quanto alle priorità per l’Agenda di speranza, la Focsiv indica “la rapida costruzione di una autorità globale” per altro “chiaramente invocata con la Caritas in Veritate da Benedetto XVI” e già richiamata da Giovanni Paolo II che “ha speso molto del suo apostolato per globalizzare la solidarietà”.
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