Politica

Il Consiglio boccia il Parlamento sul congedo maternità

Respinta la proposta degli europarlamentari di portare la durata minima del congedo di maternità a 20 settimane pagate

di Redazione

Oggi il Consiglio Ue per l’Occupazione, politica sociale, salute e consumatori (Epsco) ha bocciato la proposta del Parlamento europeo di portare la durata minima del congedo di maternità a 20 settimane e a instaurare il principio del congedo di paternità pagato.

Su pressioni della Francia e del Regno Unito, i governi europei rappresentati dai ministri responsabili dell’occupazione, della protezione sociale, della tutela dei consumatori, della sanità e della parità di trattamento hanno espresso le loro “inquietudini sulle conseguenze finanziarie” di una tale misura.

“La maggioranza degli Stati membri dell’Ue ritiene che il Parlamento sia andato troppo lontano proponendo l’aumento del congedo maternità a 20 settimane, con una remunerazione al 100% del salario”, ha spiegato il ministro del Lavoro belga, Joëlle Milquet, il cui Paese assicura la presidenza di turno dell’Ue.

Nell’ottobre scorso, il Parlamento europeo si era espresso sulle proposte di modifica richieste dalla Commissione Ue alla legislazione Ue sui congedi parentali. Il braccio esecutivo di Bruxelles proponeva di fissare a 18 le settimane di congedo di maternità minimo, di cui solo 6 retribuite al 100%. A Strarburgo, gli europarlamentari erano andati oltre, votando a favore dell’innalzamento a 20 settimane (come in Italia), rispetto alle attuali 14, retribuite al 100%, del periodo di congedo maternità. L’altra novità, proposta dall’Assemblea di Strasburgo, riguardava l’introduzione di un congedo obbligatorio di paternità, retribuito, della durata di due settimane.

Milquet ha spiegato che i governi europei sono disponibili a ragionare su un congedo di maternità di 18 settimane, come proposto in origine dalla Commissione europea, ma senza l’idea della retribuzione al 100% del salario.


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