Formazione

Il concerto di Eros: bellissimo ma non per tutti

Tra i 20mila fans che ieri sera cantavano insieme a Eros Ramazzotti allo stadio olimpico c'erano anche dei disabili a cui però è passata la voglia di unirsi la coro

di Barbara Fabiani

Ancora un volta l’impreparazione e la superficialità degli organizzatori rovina un’occasione di divertimento che dovrebbe essere condivisa da tutti.
E’ accaduto al concerto di Eros Ramazzotti, cantautore sensibile ai temi della solidarietà e sempre pronto a partecipare a iniziative di beneficenza al quale sicuramente non fa piacere sapere che i suoi ammiratori disabili sono stati costretti a “partecipare alla festa” in una situazione a dir poco scomoda.
“Quindici giorni prima del concerto avevamo chiamato la BBC per sincerarci della possibilità di posti a sedere per persone con disabilità ma non su sedia a ruote, dato che il mio compagno non può stare per lungo tempo in piedi – Racconta Larzia Lo Guzzo che lavora presso la cooperativa di associazioni per disabili Co.In. – Possibilità confermata dall’organizzazione che prendendo i nostri riferimenti ci ha tranquillizzato sul fatto che per quella serata ci sarebbero stati posti a sedere riservati per le persone disabili.”
Ma sul posto, come spesso accade, arriva il brusco risveglio. “Non solo non c’erano posti a sedere per chi , sebbene disabile, non aveva un sedia a ruote -dice Larzia – ma ci hanno risposto che se volevamo ci potevamo sedere per terra…un pò difficile per una persona con focomelia e problemi agli arti inferiori”.
Ma alle persone su sedia a rotelle non è andata meglio : ” Per loro c’era solo un pedana di legno di di circa tre metri e lata 50 centimetri sulla quale ci saranno state un quarantina di persone- continua Larzia che di barriere architettoniche se ne intende – Dal personale ho sentito frasi come “scusate ma abbiamo sistemato la pedana solo un’ora fà”…e mi chiedo quando l’abbiano collaudata visto che non era a norma. Ho visto tavole di legno dissestate come pavimento messe alla rinfusa per terra, instabili e traballanti, dove una persona inciampando è caduta…ho visto un’accoglienza fredda e infastidita dalla nostra presenza”.
“Volevo preparare tutto prima di accompagnare la mia nipotina al concerto – racconta la zia di una bambina disabile e fan del cantante romano – Le informazioni telefoniche sono state carenti e sbagliate. All’Orbis luogo dove ho comprato i biglietti addirittura non avevano alcuna notizia in merito agli accessi agevolati e ad eventuali zone riservate. Dopo aver vagato per tutto lo stadio sbattuti da un’entrata all’altra, e solo grazie ad un Maresciallo dei Carabinieri che personalmente ci ha guidate , dopo l’assoluta impreparazione degli addetti ai controlli, siamo entrati sul partere di legno. Lì abbiamo potuto apprezzare un’impossibile pedana costruita non a norma (mancavano i parapiedi regolamentari) dove oltre alle esigue dimensioni non era previsto nemmeno un sedile a panca sia per gli accompagnatori che per persone con difficoltà che non avevano la sedia a ruote.”
Un qualsiasi imprevisto, un’uscita troppo precipitosa degli spettatori e potevano esserci dei problemi anche seri. Fortunatamente è andato tutto bene, tranne per il fatto che ancora una volta i disabili , e i loro accompagnatori, sono trattati da cittadini di serie “b”. E meno male che la musica abbatte tutte le barriere….

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