Non profit

Il Comune può aiutare gli ex detenuti a reinserirsi. Ecco alcune leggi ad hoc

Cooperative che si occupano di inserimento lavorativo.

di Antonietta Nembri

Siamo due ex detenuti e proprio sul sito di Vita abbiamo letto alcuni racconti di ex detenuti. Vorremo cortesemente un aiuto per conoscere una legge che pensiamo esista (ma che noi non riusciamo a trovare) che spiega che cosa può fare il Comune per noi: l?obiettivo è che faccia qualche cosa per aiutarci in vista dell?inserimento nell?attività lavorativa. Lettera firmata Abbiamo chiesto un aiuto in questa ricerca all?Ufficio politiche sociali e mercato del lavoro della Cisl di Milano. I nostri lettori probabilmente si riferiscono alla legge 381/91 sulla cooperazione sociale. Si tratta di cooperative che, costituite con almeno il 30% di persone svantaggiate (ossia gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all?esterno), si occupano di inserimento lavorativo. In seconda battuta potrebbero fare riferimento agli incentivi di tipo economico e fiscale introdotti dalla legge 193/00 «Norme per favorire l?attività lavorativa dei detenuti», la cosiddetta Legge Smuraglia e agli strumenti di mediazione come la ?borsa lavoro? (sostenuta economicamente dai Comuni – Ufficio borse lavoro cui si accede tramite i servizi sociali), i tirocini formativi o gli stage in azienda in base alla legge 196/93 decreto attuativo 142/98.


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