Sostenibilità
Il commercio delle emissioni fa bene al portafoglio
Greenfiles /Il commercio di emissioni non è un freno, ma può rappresentare lo strumento più efficace e conveniente in termini economici per centrare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto
di Redazione
Il commercio di emissioni non è un freno, ma può rappresentare lo strumento più efficace e conveniente in termini economici per centrare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto. L?Ets – Emission Trading è, infatti, la migliore alternativa di regolazione ambientale per favorire la competitività del sistema economico dell?Unione europea. Nessun timore, dunque. L?applicazione del commercio di emissioni non rappresenta un ostacolo per la crescita economica europea e per il mercato del lavoro. L?allarmismo di alcuni settori industriali, in particolare acciaierie, industrie chimiche e carbonifere, è privo di ogni fondamento. Ammonterebbe a 79 miliardi di euro il costo per l?Europa qualora si volesse raggiungere l?obiettivo di Kyoto ricorrendo a strumenti di regolazione tradizionali. Per la sola Germania i benefici del sistema di emission trading sarebbero stimabili in un risparmio tra i 230 e i 545 milioni di euro. L?effetto caro Kyoto si avrebbe solo senza Ets. Se si chiede di raggiungere gli obiettivi di Kyoto senza la flessibilità di poter commerciare le emissioni, allora sì che ne deriverebbe un aumento di costi. La flessibilità la si vuole applicare in tutto tranne che nei settori dove potrebbe produrre dei benefici. Ma se volete saperne di più andate a leggere il rapporto Impatto del commercio di emissioni su competitività e impiego in Europa, redatto dal Centro per le ricerche economiche europee (Zew, Germania), un organismo indipendente di ricerca.
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