Volontariato
Il caso Impregilo: una mano etica, laltra no.
Pochi giorni prima di finire nel mirino dei giudici per falso in bilancio, la grande azienda di costruzione aveva diffuso un codice. Rileggiamolo.
Non sappiamo se davvero Impregilo abbia falsificato un?importante posta di bilancio, come sospetta la Procura di Monza. Speriamo di no, per l?azienda e per i suoi stakeholder; in particolare il sindacato, con il quale il colosso delle costruzioni aveva appena sottoscritto un corposo codice etico, centrato sulla tutela del lavoro. Sarebbe un vero peccato scoprire che Impregilo mostra grande attenzione ai diritti dei lavoratori, ma non è altrettanto attenta ai diritti degli azionisti nonché dei risparmiatori che hanno in mano 550 milioni di bond in scadenza l?anno prossimo.
Veniamo ai fatti. Il 4 novembre scorso Impregilo ha firmato un accordo con le tre organizzazioni sindacali di settore e la Fitbb, il sindacato internazionale delle costruzioni e del legno. Al centro del documento, le relazioni con i lavoratori. Il codice si riferisce come di consueto alle convenzioni Ilo: no al lavoro minorile e forzato, divieto di discriminazioni sessuali e razziali, libertà di associazione. «Impregilo», si legge, «fornirà le informazioni riguardanti il presente accordo a tutti i cantieri/posti di lavoro sia in forma scritta (nella lingua e/o nel dialetto del luogo) che verbale».
Infine un cenno alla corruzione. «La parti riconoscono che la corruzione, anche a mezzo di denaro e azioni sleali anticoncorrenziali, distorce i mercati e ostacola lo sviluppo economico, sociale e democratico». L?attenzione al tema non è casuale. Impregilo lavora moltissimo nel Terzo mondo, dove il problema della corruzione dei pubblici funzionari è esplosivo e indicato come uno degli ostacoli allo sviluppo. Nel Lesotho, ai confini con il Sudafrica, l?azienda italiana è coinvolta in una storia di tangenti legata alla costruzione di cinque dighe. Una storia vecchia, per la verità, degli anni 90, ma i tempi della giustizia non sono lunghi solo in Italia.
Torniamo al bilancio. Ovviamente la correttezza di questo documento non rientra nel codice deontologico: si tratta di obblighi di legge. Ma l?enfasi che da un po? di tempo a questa parte circonda i codici di comportamento non deve far dimenticare che l?etica non si misura solo con questo genere di carte, siano pure ben fatte come nel caso di Impregilo.
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