Non profit
Il caso di Lecce: non fidatevi dei giudici minorili
Amici dei Bambini si costituirà parte civile nel processo contro chi gestisce listituto di Ugento e vorrà verificare eventuali responsabilità di chi doveva controllare
di AiBi
Ad Ugento (LE) i 16 bambini dell?istituto ?Il Cenacolo? erano trattati come animali cattivi per presunte ?finalità educative?.
Costretti di notte al freddo, a digiuni forzati, a giornate passate al buio per punizione, a subire schiaffi, pugni e calci che sarebbero serviti per calmare i più difficili.
Chi è responsabile di tutto questo?
Come sono potute accadere simile cose sotto gli occhi di tutti?
Chi doveva controllare?
Amici dei Bambini aveva già sollevato la questione del mondo sommerso degli istituti in Italia.
I dati Istat rivelano che l?8% delle strutture di accoglienza minorile non risultano in alcun elenco ufficiale.
L?istituto di Ugento era convenzionata dal 1998 con il Tribunale per i Minorenni di Lecce.
Se questa è la situazione degli istituti sotto controllo, cosa può succedere in quelli che non sono nemmeno identificati?
Ci stupiscono le dichiarazioni della Presidente del Tribunale per i Minorenni di Lecce Maria Rita Verardo: ?Le strutture di accoglienza dei minori con cui lavoriamo le conosciamo bene: la sorveglianza spetta alla Procura della Repubblica, ma siamo noi a verificare la professionalità degli operatori.
Certo questo episodio ci indurrà a maggior rigore? (Avvenire, 17 ottobre 2002).
Ma se non ci fosse stato l?intervento di una dipendente dell?istituto che ha denunciato i responsabili, quanto sarebbe andato avanti questo martirio?
Perché la Procura della Repubblica non ha fatto le ispezioni del caso?
Dov?è la ?professionalità? degli operatori di cui parla la Dt.ssa Verardo?
Intanto nel processo che si aprirà a Lecce contro i responsabili dei gravi fatti di Ugento Amici dei Bambini si costituirà parte civile in difesa degli interessi diffusi di tutti i bambini in stato di abbandono e accolto nelle strutture residenziali.
Il Presidente di Amici dei Bambini Marco Griffini dichiara: ?Abbiamo il dovere di verificare le precisa responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nel caso di Lecce.
Nel frattempo non posso non pensare come genitori ai 16 bambini nuovamente inseriti in istituto: perché non ci hanno chiesto la disponibilità delle nostre famiglie pronte ad accogliere questi bambini??.
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