Welfare
Il carretto siciliano, memoria e futuro nelle mani dei giovani
Grazie a "Trin-Hackaton" e al sostegno di Fondazione CON IL SUD, giunge la sfida che unisce memoria e innovazione per dare merito alle eccellenze della tradizione artigiana meridionale. Una tre giorni da vivere all’insegna del gioco a Scalo 5B, l’officina condivisa di Lisca Bianca all' ex Fiera del Mediterraneo di Palermo
Utilizzato in Sicilia dal XIX secolo fino alla seconda metà del XX secolo come mezzo di trasporto delle merci a trazione equina, è via via divenuto obsoleto perchè surclassato dai mezzi a motore che nelle campagne facilitavano il lavoro. Ora, il carretto siciliano torna in auge grazie alla voglia di rivisitarlo come oggetto d’arte di culto.
Non sono, infatti, pochi coloro i quali hanno capito l’importanza di uno dei simboli dell’iconografia folcloristica siciliana, decidendo di offrirgli una nuova occasione di vita. Questa volta anche sostenibile. Ci ha pensato un team di creativi e progettisti che, sino al 26 settembre, si sfideranno nel corso di un evento a Scalo 5B, l’officina condivisa di Lisca Bianca all’ ex Fiera del Mediterraneo di Palermo.
“Trin-Hackathon’ è il titolo dell’iniziativa, che rientra nel progetto “TRINACRIA BIKE WAGON" ovvero design, nuove tecnologie e formazione-lavoro di giovani creativi per l’inclusione sociale e il rinnovamento della tradizione artigianale.
Insieme a Lisca Bianca partecipano Sguardi Urbani, Tan Panormi, Centro Studi Opera Don Calabria e Yam s.r.l.. Un progetto sostenuto da Fondazione CON IL SUD tramite il Bando Artigianato, promosso in collaborazione con Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze per sostenere quelle eccellenze della tradizione artigiana meridionale che stanno scomparendo. Percorso che riscopre il saper fare tradizionale, immaginando nuovi campi di applicazione tecnologica e commerciale, ma anche trovando nuovi potenziali talenti nelle giovani generazioni e tra le persone più fragili.
Il carretto siciliano, orgoglio e manifesto del folklore isolano, dunque, viene rivisitato per diventare nuovo prodotto finito (rimorchio per biciclette, risciò per il trasporto di turisti, mezzo per la distribuzione di street food, etc.), mantenendo intatti i canoni estetici e gli aspetti decorativi, con la possibilità di sfruttare tecniche progettuali e costruttive di ultima generazione (modellazione CAD, reverse engineering, stampa 3D) e materiali diversi dal tradizionale legno)
«Si è deciso di scegliere la formula dell’hackaton – spiega Monica Guizzardi, Project Manager dell’evento – prendendola in prestito dalle competizioni solitamente legate a programmatori, software e digitale. Quello che ci affascinava era il concetto di hacker, nel senso di quelli che rubano e scompongono un codice apparentemente chiuso e inaccessibile, unito a quello di marathon, una full-immersion intensa e con uno scopo ben definito: arrivare alla fine dei 3 giorni con idee, possibilmente fattibili e concrete, da confrontare con gli altri partecipanti».
Dei team che si sfideranno in questo viaggio immaginifico per dare vita al carretto del futuro, faranno parte creativi di ogni genere (inventori, artigiani, maker, designer, ingegneri, studenti, esperti di prototipazione, appassionati di bicicletta e, più in generale, chiunque sia interessato a tematiche quali il reverse engineering, la modellazione CAD, ma anche il marketing strategico e il business modelling).
Ci saranno anche dei mentor, professionisti di comprovata esperienza che saranno a disposizione dei creativi per aiutarli a realizzare le loro idee. Finita la gara, ogni squadra andrà a presentare il suo lavoro, augurandosi che il carretto siciliano del futuro possa portare orgogliosamente la propria firma..
D'eccezione e altamente qualificata la giuria: Maria Pilar Lebole, giornalista, responsabile di OMA – Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte, soggetto strumentale di Fondazione CR; Daniela Castagno, responsabile dei partenariati istituzionali per Fondazione Con Il Sud; Luca Fois, docente alla Scuola di Design del Poli.Mi, co-direttore dei Corsi di Alta Formazione Design for Toys & Kids e Wine & System Design del Polidesign e membro del CILAB, Creative Industries Laboratory del Polimi; Giulia Silvia Ghia, presidente e fondatrice della non profit Verderame progetto cultura con sede a Roma e dell’omonima 501c3 con sede a New York; Salvatore Botrugno, presidente e fondatore di Gregario Cycling, laboratorio di innovazione applicata al mondo bici con sede a Cuneo; Emilio Lombardo, CEO di Cicli Lombardo con sede in Sicilia, tra le prime quattro produttrici di bici in Italia; azienda fondata nel 1952, che nel 2018 è stata premiata tra le 100 aziende più eccellenti d’Italia.
La premiazione si potrà seguire in diretta streaming sulla pagina Facebook di Scalo 5B, dalle 16 alle18 di domenica 26 settembre.
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